Francesco Vaia è stato dunque nominato direttore generale dell’IRCCS INMI Lazzaro Spallanzani, per i prossimi tre anni. Il decreto di nomina del presidente Zingaretti ha ricevuto il parere favorevole in commissione Sanità. Si segnala in particolare il voto di FI a sostegno del dottor Vaia.
“Come Forza Italia abbiamo convintamente espresso voto favorevole in considerazione dell’alta professionalità e competenza dimostrata dal dott. Vaia nel corso dell’esercizio della sua professione, in generale, e nel corso della pandemia in particolare – ha affermato il capogruppo Giuseppe Simeone– in questi due anni lo Spallanzani, grazie all’egregio impegno, sacrificio e lavoro svolto da tutto il personale, tra cui anche dal Dott. Vaia in qualità di direttore sanitario, è riuscito a ritagliarsi un ruolo primario sullo scenario nazionale ed internazionale proprio nella battaglia al virus e alla gestione dell’emergenza. Il merito e l’impegno crediamo debbano essere riconosciuti al di là di facili polemiche e venti di bufera che spesso artatamente vengono alimentati. A Francesco Vaia i nostri migliori auguri di buon lavoro certi che saprà proseguire sul tracciato virtuoso definito aggiungendo nuovo ed ulteriore lustro alla sanità della nostra regione”.
LA NOMINA ‘CONGELATA’ DA GIORNI
Una nomina annunciata dunque. Già a gennaio quando venne approvato l’avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarico di Direttore Generale dell’IRCCS INMI Lazzaro Spallanzani ed esplicitamente confermata dalla nota protocollo n. 271325 del 17 marzo 2022, con la quale il presidente della Regione Lazio ha dato mandato alle strutture regionali competenti di predisporre gli atti necessari per la nomina del dottor Francesco Vaia.
“La valutazione curriculare e l’esperienza maturata dallo stesso dott. Francesco Vaia hanno potuto dare evidenza della solida competenza ed esperienza manageriale acquisita” si sottolinea negli atti.
La Regione Lazio ha poi voluto sincerarsi della mancanza di problemi giudiziari per il dottor Vaia. Ma dalla Procura della Repubblica di Roma non risultano carichi pendenti. Da una nota del 24 marzo il Procuratore generale della Corte dei Conti, a seguito di verifica delle informazioni contenute nella banca dati delle decisioni nelle materie di contabilità pubbliche, ha confermato l’assenza di sentenze di condanna per condotte dolose, sia omissive che commissive relativamente al dottor Vaia.
Il 6 aprile all’Istituto Spallanzani si terrà la “Giornata nazionale per l’integrità in Sanità” organizzata dalla ong anti-corruzione Transparency International e con ospite d’onore il presidente dell’Anac (Autorità anticorruzione) Giuseppe Busia. Ad aprire i lavori ci sarà proprio Francesco Vaia. Stavolta nella veste di direttore generale
L’EMENDAMENTO ‘UTILE’ E I TEST SU ‘SPUTNIK’
Nonostante abbia quasi 68 anni, ossia tre in più del limite di età, grazie ad un emendamento presentato da Italia Viva in Consiglio regionale, che ha innalzato la soglia per il ruolo di direttore generale, proprio a 68 anni fino alla fine dello stato di emergenza, Francesco Vaia ha potuto ottenere la nomina tanto inseguita.
Altro particolare ‘curioso’ è rappresentato dal fatto che Vaia ha avuto dalla sua parte un ottimo rapporto con l’assessore alla salute Alessio D’Amato. Tra lui e Vaia è nato un sodalizio molto forte. Peraltro fortificato dalla gestione dell’emergenza pandemica.
Il dirigente sanitario ha certificato l’efficacia del vaccino Sputnik. Una forma di collaborazione con i russi d’altronde era stata avviata già nel 2020. Lo scorso 20 gennaio lo Spallanzani ha pubblicizzato i risultati dei test condotti definendoli “estremamente incoraggianti”. Lo studio sostiene l’efficacia di Sputnik contro la variante Omicron.
Ma a fine febbraio in seguito all’invasione dell’Ucraina, il Lazio si è affrettato a sospendere ogni collaborazione con i russi. Appena in tempo per pentirsi e portare a termine l’operazione Vaia manager.