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Sora, Ferentino, Anagni: tre indizi fanno una prova (politica). In Ciociaria il Pd punta su un campo largo a proprio uso e consumo

Licandro Licantropo
Marzo 27, 2023
Francesco De Angelis

Tutto è cominciato alle elezioni comunali di Sora, quando il Partito Democratico ha deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di Luca Di Stefano rinunciando perfino al simbolo sulla scheda. La soluzione si è rivelata vincente, anche se in quell’occasione il partito era unito. Alcuni appuntamenti significativi in città grandi hanno dimostrato che se i due schieramenti tradizionali si confrontano in maniera classica (coalizioni e simboli) non c’è partita. Vince il centrodestra, come è successo per esempio a Frosinone e ad Alatri. Per non parlare, prima ancora, di Ceccano. Francesco De Angelis si è convinto che la formula giusta per competere e cercare di vincere nei Comuni è quella di Sora. Replicata alla Provincia, dove però la votazione è riservata ai sindaci e ai consiglieri comunali. Anche in tal caso comunque è stato Luca Di Stefano a portare l’alleanza alla vittoria. Con un Pd spaccato tra De Angelis e Pompeo.
Adesso alle comunali di Ferentino ed Anagni si sta verificando la medesima cosa. A Ferentino Piergianni Fiorletta è alla guida di una coalizione civica ampia e ha l’appoggio di Pensare Democratico di De Angelis. Ad Anagni il centrosinistra è in ritardo e in difficoltà, ma nessuno sembra nutrire il minimo dubbio sul fatto che alla fine i fedelissimi dell’area di De Angelis appoggeranno Alessandro Cardinali, anche lui candidato a sindaco di un’alleanza civica. In Ciociaria il modello (perdente) del Campo largo voluto allora da Nicola Zingaretti è stato di fatto sostituito da quello (vincente) della galassia civica di Francesco De Angelis. A Ferentino esponenti della Lega come Luca Zaccari e Maurizio Berretta sono schierati con Fiorletta senza problemi. Non sono i soli. Si tratta di una tendenza destinata a proseguire, probabilmente anche a Cassino, seconda città della provincia di Frosinone. Quando si tornerà alle urne, Barbara Di Rollo, sostenuta da De Angelis e Battisti, potrebbe guidare una larga coalizione civica.

Il centrosinistra come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Non con quelle alleanze e con quei partiti. Il Movimento Cinque Stelle continua ad essere assente sul territorio e allora non rimane che “inventarsi” un’altra soluzione. Francesco De Angelis l’ha trovata, anche se il Pd si è spaccato. Antonio Pompeo non è d’accordo, Enzo Salera nemmeno. Entrambi infatti hanno intenzione di contarsi e giocarsi la partita. Il primo a Ferentino (subito), il secondo a Cassino (nel prossimo futuro).

COMUNALI ALLE PORTE

Sono quattordici i Comuni della provincia di Frosinone nei quali si voterà il 14 e 15 maggio. A metà aprile bisognerà presentare le liste. Insomma, manca poco. A Ferentino il quadro appare delineato: Piergianni Fiorletta, Alfonso Musa (appoggiato dal sindaco uscente Antonio Pompeo), Angelica Schietroma. Capiremo presto se il centrodesta presenterà un proprio candidato. Evidentemente senza la Lega però, visto che Luca Zaccari e Maurizio Berretta sono nello schieramento di Fiorletta.
Ad Anagni hanno ufficializzato la candidatura a sindaco Alessandro Cardinali e Luca Santovincenzo. Presto lo fa farà il sindaco Daniele Natalia. Mentre Franco Fiorito aspetterà l’ultimo giorno per sciogliere definitivamente la riserva: concorrerà lui in prima persona oppure un altro? In ogni caso la sua coalizione ci sarà: civica, trasversale e decisa a scompaginare il quadro.

L’UNITA’ NON E’ OBBLIGATORIA

Il Governo Meloni e la maggioranza di centrodestra sono politicamente solidi e promettono di durare cinque anni. Alla Regione Lazio si è appena votato e il successo di Francesco Rocca e della coalizione di centrodestra è stato schiacciante. Anche in questo caso l’obiettivo è arrivare al termine della legislatura. Le prossime comunali non avranno riflessi sul quadro politico globale. I partiti sono già proiettati alle europee del prossimo anno. Un appuntamento che servirà ai partiti per capire quanto contano. Si vota con il proporzionale e bisognerà scrivere il nome del candidato scelto sulla scheda. Ognuno per sé. Per Fratelli d’Italia un test attendibile dopo il primo anno e mezzo di governo. Per il Partito Democratico di Elly Schlein un banco di prova attendibile. Per il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte un momento importante. Esame di maturità anche per la Lega di Matteo Salvini, per Forza Italia di Silvio Berlusconi e per il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Dodici mesi sono lunghissimi e nella politica italiana ormai i flussi elettorali cambiano direzione con una velocità impressionante. Ma intanto alle comunali di maggio ognuno è libero di sperimentare le formule che vuole. Ai leader dei partiti non interessa nulla.

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