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Sinner vince la quindicesima partita di fila sul cemento: anche Lehecka deve arrendersi in due set

Roberto Mercaldo
Nel mille cinese sconfitta netta per Jasmine Paolini, contro una Linette davvero coriacea e centrata
Settembre 30, 2024
Jannik Sinner

Nonostante la Wada e più forte di ogni avversità, Jannik Sinner ha portato a 15 la serie di partite utili giocate sul cemento, battendo Lehecka nei quarti del torneo di Pechino, che lo vede in veste di detentore del trofeo e di numero uno del mondo, ormai da 17 settimane.
Perché mai l’organismo antidoping mondiale, che per solito non impugna sentenze di giudici indipendenti come l’ITIA, abbia inteso proporre appello al Tas, sfugge ai più, visto che la sentenza assolutoria era stata circostanziata ed esaustiva, almeno agli occhi dei profani.
Jannik Sinner dovrà ora giocare con questo scomodo fardello della pronuncia del Tas quale compagno di viaggio, ma il ragazzo altoatesino non è numero uno del mondo per sorteggio o per grazia ricevuta e così, con una forza d’animo davvero straordinaria, continua a vincere e a convincere sulla sua superficie preferita. A inizio anno Jannik mise in fila 16 risultati utili, prima di perdere in tre set da Alcaraz nella semifinale di Indian Wells. Stavolta è arrivato a 15: 5 match vinti a Cincinnati, 7 agli Open Usa e tre in questo China Open. Domattina, alle 13 italiane, se la vedrà con Bu, che fedele al cognome sta spaventando tanti tennisti celebrati. Yunchaokete Bu, 22enne, fino a un paio di mesi fa non sapeva cosa fosse una partita dei tornei ATP, avendo svolto la sua attività tra ITF e Challenger. Ora però ha sconfitto Khachanov, il suo connazionale Chang, Musetti e oggi anche Rublev. Giocherà contro il numero uno del mondo senza nulla da perdere e con il sogno di allungare la favola. Jannik però ha un appuntamento con la finale, nella quale troverà il vincente di Medvedev-Alcaraz. Se a prevalere dovesse essere lo spagnolo, curiosamente si riproporrebbe quale diciassettesimo avversario della serie. E stavolta Jannik farà il possibile per cambiare l’esito del match di Indian Wells, quando vinse agevolmente il primo parziale, ma poi fu rimontato dallo spagnolo.
Intanto il torneo di Tokyo, anch’esso un 500, ha già designato i due finalisti: sarà un derby francese ad eleggere il vincitore, perché Humbert e Fils hanno vinto le rispettive semifinali contro Machac e Rune. Guardando il rendimento nelle due semi, parte senza dubbio favorito Fils, che ha vinto in due contro un Rune non proprio svagato, ma anzi vicino ai suoi migliori livelli. Due lunghissimi tiebreak hanno scritto il risultato. Humbert ha fatto più fatica contro Machac, battuto solo al terzo set.
Purtroppo ha interrotto il suo cammino nel mille cinese Jasmine Paolini, che non è riuscita ad andare oltre l’ostacolo rappresentato dalla polacca Magda Linette. Dopo un primo set tutto sommato equilibrato, Jasmine ha curiosamente perso i primi quattro game del secondo avendo sempre avuto a disposizione una o più palle per vincere il game. Vista la vanità degli sforzi, ha un po’ mollato nel finale, fallendo l’opportunità di diventare quattro del mondo e tre della Race. Peccato, ma la stagione straordinaria di Jasmine non è certo inficiata da questa uscita di scena un po’ prematura.

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