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Scuola volo 72° Stormo, l’Impegno in campo contro il trasferimento: “Dobbiamo tentare l’impresa e salvare un indotto da 2 milioni”

Danilo Del Greco
L’associazione del presidente Plocco accende un faro sulla vicenda e chiama a raccolta politici e società civile
Maggio 23, 2023

“Siamo qui per accendere un faro”: una luce che riporti al centro dell’attenzione generale le sorti della Scuola di volo del 72esimo stormo dell’aeroporto militare di Frosinone. E’ stato questo il leit motiv della conferenza stampa organizzata ieri mattina (lunedì 22 maggio, ndr), presso la nuova sala riunioni del Bar Monti Lepini, dall’associazione “Impegno” del presidente Maurizio Plocco.

“Un’occasione – ha rimarcato nel suo discorso introduttivo il segretario del sodalizio Michele Meloni – finalizzata a verificare le possibilità, eventuali, di salvare la nostra storica “Scuola di volo elicotteristi”, da decenni vanto ed orgoglio per Frosinone e la provincia. Una realtà che, in virtù di una decisione assunta dal ministero della Difesa nel 2020, fra due anni, nel 2025, dovrebbe essere trasferita a Viterbo.

Ora – ha proseguito Meloni – visto che dall’adozione di quel provvedimento gli scenari sono radicalmente mutati, a livello locale come internazionale, la nostra associazione ha ritenuto doveroso tentare di rimescolare le carte, verificare lo stato dell’arte e capire se ci sono le possibilità per un ripensamento e quindi per salvare la Scuola, ad oggi punto di riferimento per centinaia di allievi piloti sia italiani sia stranieri”.

Meloni ha quindi evidenziato i danni economici che il trasferimento arrecherebbe al Capoluogo e a buona parte della Ciociaria: “L’aeroporto Moscardini – ha sottolineato il segretario – ospita circa 600 militari e vi lavorano 100 civili, tutti originari della nostra provincia. E poi l’indotto: le aziende che si occupano della manutenzione delle 30 centrali termiche della struttura militare, del rifornimento di generi alimentari e bevande, delle pulizie e di altro ancora. Senza dimenticare la sinergia con l’Agusta, una delle eccellenze industriali della Ciociaria, che si serve delle piste e della grande torre di controllo del Moscardini per i collaudi dei propri elicotteri. Un “movimento economico” che vale oltre 2 milioni di euro. Da queste cifre – ha concluso Meloni – si può ben intuire l’importanza dell’aeroporto, con la sua Scuola di volo, per il tessuto economico locale: la sua chiusura comporterebbe danni enormi ed un’ulteriore penalizzazione del territorio. Questi sono i motivi per cui “Impegno” ha deciso di scendere in campo e di accendere un faro su questa vicenda con il dichiarato scopo di verificare se esiste la pur minima possibilità di cancellare la decisione del 2020 e far restare a Frosinone la Scuola di volo”.

PLOCCO: FRONTE COMUNE PER RIBALTARE LA DECISIONE DEL 2020

Gli ha fatto eco il presidente del sodalizio, il dottor Maurizio Plocco: “La disamina del nostro segretario – ha esordito – è stata accurata ed illuminante su quella che è la situazione attuale e sulle nostre finalità. Il nostro intento è quello di coinvolgere tutti i nostri rappresentanti, politici ed amministrativi, ma anche la società civile, nel tentativo estremo di salvare la Scuola di volo. Sappiamo che si tratta di un’impresa molto difficile ma è nostro dovere tentarla.

Tra i primi e prossimi passi successivi all’incontro odierno (ieri, lunedì 23 maggio, ndr) c’è la richiesta di incontro con i vertici di Agusta per esaminare insieme a loro la situazione e conoscere i loro piani di azione. Altro step sarà quello di incontrare ancora tutti gli “attori” che possono dire la loro e fare fronte comune. In tal senso mi corre l’obbligo di ringraziare chi già oggi (ieri, ndr) ha risposto al nostro invito (erano presenti, tra gli altri, i deputati Aldo Mattia e Nicola Ottaviani, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, il consigliere regionale Alessia Savo, Fabio Colasanti, presidente dell’Aeroclub Frosinone, ed anche diversi familiari di lavoratori dell’aeroporto, ndr), con l’auspicio che nel prossimo futuro il loro numero possa ampliarsi sempre di più. Attraverso questa azione a 360 gradi – ha concluso Plocco – vogliamo capire se c’è la possibilità di salvare la Scuola di Volo. In questo momento è solo questo il nostro intento, non vogliamo pensare ad un futuro senza il Moscardini”.

MASTRANGELI: PRONTI AD UNA MOZIONE CONSILIARE

“Ritengo ci siano i margini per rimediare a quella che non esito a definire come una scelta assurda. Come amministrazione comunale – ha evidenziato il sindaco Riccardo Mastrangeli – siamo pronti ad ogni iniziativa, ritenendo di poter interpretare anche le posizioni della minoranza, e saremo al fianco della lodevole ed efficace azione di “Impegno”. Da quel 2020 tutto nel mondo è cambiato: c’è una guerra in corso alle porte di casa, le politiche della Nato sono mutate, l’Esercito sta investendo su armamenti e personale e in questo nuovo scacchiere il ruolo dell’aeroporto Moscardini è quanto mai strategico.

Occorre pertanto trattare immediatamente con il ministero della Difesa e il suo Stato Maggiore, generale e dell’Aeronautica, esporre le nostre ragioni e fare sponda con chi oggi ci rappresenta per cambiare l’assurda, ripeto assurda. decisione presa 3 anni fa. Sosterremo in tutti i modi questa battaglia e lancio subito l’idea di una mozione da approvare in consiglio comunale, provvedimento che possa servire come “trampolino” anche per una possibile interrogazione parlamentare”.

OTTAVIANI: CIOCIARIA ‘STUPRATA’ PER 20 ANNI, ORA BASTA

Il deputato Nicola Ottaviani dal canto suo si è soffermato sulla necessità di agire con equilibrata forza ed energia sullo Stato Maggiore: “Un osso duro – lo ha definito l’ex sindaco di Frosinone – le cui decisioni, dobbiamo dirlo per onestà intellettuale, sono molto difficili da scardinare. Essendo tra l’altro anche il frutto di almeno 15 se non 20 anni in cui la Ciociaria. da altre forze politiche, è stata letteralmente ‘struprata’, penalizzata e barattata in cambio di posti al sole. Siamo di fronte ad una realtà già disegnata, anzi ‘pastrocchiata”, ma dobbiamo provarci: sarà anche un banco di prova per valutare l’interesse del Governo per la Ciociaria”.

SAVO: SERVE UNA STRATEGIA REGIONALE PER LA CIOCIARIA

Sintetico ma efficace l’intervento di Alessia Savo, consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità dell’Ente della Pisana: “Occorre elaborare una strategia regionale per Frosinone e la Ciociaria – è stata la sintesi del suo ragionamento – che riporti al centro dell’azione regionale un territorio troppo a lungo dimenticato. E in questa ottica una delle priorità deve essere proprio la salvezza della Scuola di Volo del Moscardini”.

MATTIA: GIA’ PRESENTATA UN’ISTANZA FORMALE AL MINISTRO

“Non è facile – ha esordito il deputato ed ex presidente de l’Impegno Aldo Mattia – ma dobbiamo tentare. Personalmente mi sono già mosso ed ho presentato al ministro della Difesa un’istanza formale per la quale a giorni dovrei avere una risposta. A mio avviso – ha proseguito – possono essere tre le strade da perseguire: la prima, già concretizzata, è, appunto, l’istanza ufficiale presentata al Ministro come deputato della Repubblica. Quindi, si potrebbe pensare ad un’interrogazione parlamentare e, infine, a veri e propri negoziati diplomatici. Che, secondo me, potrebbe essere in questa fase la via migliore per capire le intenzioni del ministero e dello Stato Maggiore senza precluderci subito altre strategie”.      

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