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Rome Technopole, fioccano i partner per il polo multi-tecnologico

Marco Battistini
La costituzione della Fondazione rappresenta un passo concreto nella realizzazione del progetto Rome Technopole – Innovation Ecosystem, di cui Sapienza è soggetto pubblico proponente
Giugno 10, 2022

Nasce la fondazione Rome Technopole, con la sede che sarà nel quartiere di Pietralata a Roma. Università, enti pubblici di ricerca, enti locali e imprese, le camere di commercio, Unindustria, Comune di Roma e Regione Lazio insieme nel nuovo polo multi-tecnologico per la didattica, la ricerca e il trasferimento tecnologico che agirà nei settori della transizione energetica e sostenibilità, della trasformazione digitale e in ambito bio-farmaceutico e salute.

La costituzione della Fondazione rappresenta un passo concreto nella realizzazione del progetto Rome TechnopoleInnovation Ecosystem, di cui Sapienza è soggetto pubblico proponente, e che si configura come un ecosistema di innovazione a carattere regionale che alimenterà la filiera di ricerca, formazione e innovazione in sinergia con il mondo imprenditoriale, nell’ambito di tre direttrici tematiche ad alta priorità per il Lazio: la transizione energetica, la transizione digitale e i settori legati al biopharma e alla salute.

ECCO I FINANZIATORI

Un giorno storico perché davanti al notaio si è formalmente costituita la Fondazione Rome Technopole. Per la prima volta nella storia della Regione Lazio, nasce un hub internazionale di ricerca e alta formazione politecnica che mette insieme 7 università del Lazio, Unindustria, Camere di Commercio, Regione Lazio, Roma Capitale e 20 tra grandi aziende e pmi. Tantissimi i partner che hanno previsto quote finanziarie nella fondazione che gestirà il tecnopolo: la Camera di commercio di Roma ha versato 100mila euro, quella di Latina 20mila, la Regione Lazio 50mila, il Comune di Roma 50mila, l’università La Sapienza 50mila, quella di Cassino 15mila, la Luiss 20mila, la Tuscia 15mila, Tor Vergata 40mila, Roma Tre 40mila e il Campus biomedico 20mila. Ed ancora, per le aziende, tra le altre: Airbus 30mila, Almaviva 40mila, Catalent 40mila, Eni 40mila, Leonardo 40mila, Thales 50mila, Mariemont 30mila, Coimar 30mila, Unicredit 40mila, Adr 20mila, Acea 20 mila. Infine: Unindustria 100mila, Inail 20mila, Cnr, Iss, Infn ed Enea 15mila ciascuno.
L’obiettivo è quello di unire ricerca, alta formazione e industria per accompagnare la costruzione di un nuovo modello di sviluppo per il Lazio e per l’Italia, attorno alle sfide cruciali della salute, della transizione digitale e della transizione energetica” ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Paolo Orneli.

“Si tratta di uno dei progetti più importanti del Pnrr e della programmazione unitaria dei fondi europei della Regione Lazio. Noi ci abbiamo sempre creduto e da oggi prende vita uno strumento fondamentale per l’innovazione e la crescita culturale ed economica del nostro paese” ha sottolineato. Dunque firmato l’accordo dell’atto costitutivo della Fondazione che riunisce i partner fondatori dell’iniziativa, che concretizza il progetto cofinanziato nell’ambito del Pnrr. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, la Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, il presidente di Unindustria Angelo Camilli, il presidente della Camera di commercio di Roma (Cciaa), Lorenzo Tagliavanti e l’assessora alle Attività produttive di Roma, Monica Lucarelli

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