Roma Metropolitane avrà risorse sufficienti per operare senza la follia di essere pagata da Roma Capitale con spesa corrente per garantire la sua funzione di stazione appaltante. Potrà occuparsi della Metro C e di tutte le opere su ferro e si potrà chiudere la stagione dei contenziosi: ci sono tutte le condizioni per la futura fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità. A confermarlo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. La novità, ha detto il sindaco, “discende dall’approvazione della norma dell’art. 17 del dl 104 durante la conversione in legge. Questo emendamento è davvero importante, direi storico e per questo ringrazio molto il Governo e il Parlamento per l’attenzione nei confronti della nostra città.
Avevamo chiesto questo intervento, e c’è stata grande attenzione da parte del ministro Salvini, della presidente Meloni, della maggioranza e del mio partito a sostegno di questo emendamento che ci consente di dare un futuro a Roma Metropolitane, ai suoi lavoratori, e mantenere e rafforzare a Roma una centrale di progettazione per il trasporto pubblico e su ferro soprattutto”. L’Assemblea Capitolina “ha autorizzato il socio alle modifiche statutarie nel maggio 2023 – ha ricordato Gualtieri – e qui arriviamo all’importante norma che ci consente la fusione e di lavorare per operare come stazione appaltante e di dare corretta continuità alle retribuzioni dei lavoratori. La norma – ha spiegato nel dettaglio il sindaco – consente al commissario straordinario Conti per la Metro C e le tranvie di avvalersi di Roma Metropolitane fino al 9% del quadro economico totale dell’opera finanziata, applicando il meccanismo anche alle altre metropolitane; concede, poi, la facoltà al commissario di transigere rispetto ai contenziosi in atto con la Metro C; si concede, inoltre, al commissario l’opportunità di risolvere tutto il contenzioso utilizzando l’intero quadro economico dell’opera, senza gravare sulla spesa corrente di Roma Capitale”.
VICENDA LUNGA
Gualtieri ha ripercorso la vicenda: nel 2019 la precedente amministrazione mise in liquidazione Roma Metropolitane, “una scelta che noi consideriamo sbagliata, perché avrebbe privato Roma Capitale di una società importante per le metro”. Abbiamo individuato una alternativa alla chiusura razionalizzando le partecipazioni – ha proseguito – abbiamo avviato il processo amministrativo con la fusione con Roma Servizi Mobilità, per farne un polo di progettazione non solo per la C, ma anche per la progettazione della D e il prolungamento della B”.
Il consigliere di FdI in Assemblea Capitolina Mariacristina Masi ha però ricordato al primo cittadino l’importante contributo dato dal governo a Roma Metropolitane. “Con onestà intellettuale il sindaco Gualtieri ha annunciato all’aula Giulio Cesare le importanti novità che riguardano Roma Metropolitane, che grazie al supporto del Governo potrà proseguire il suo lavoro anche su altre opere e si potrà così finalmente garantire il giusto e puntuale compenso ai lavoratori che tanto hanno sofferto in questo ultimo periodo -ha evidenziato il consigliere Roma Metropolitane avrà risorse sufficienti per operare e potrà dedicarsi alle opere su ferro necessarie alla Capitale. La fusione di Roma Servizi per la Mobilità e Roma Metropolitane potrà segnare un passo importante per il futuro della città grazie all’attenzione per Roma dimostrata dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni“.