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Rifiuti, scontro in regione sul caso della discarica di Albano

Marco Battistini
Un’interdittiva antimafia riguardante il sito di Roncigliano è stata di fatto ‘aggirata’ dagli uffici della Regione. Durissime le reazioni
Marzo 29, 2022
Discarica di Albano Laziale

Sui rifiuti Campidoglio e La Pisana preferiscono adottare la strategia del silenzio. Dopo mesi, in Campidoglio resta il mistero sulle “discariche di servizio previste dal piano regionale di gestione dei rifiuti” ed inserite nell’allora programma elettorale di Gualtieri. Impianti che potrebbero venire ufficializzati il prossimo 7 aprile quando è previsto un Consiglio straordinario sul tema dei rifiuti. Ma a tacere (per ora) non è solo il Comune, perchè anche dalla giunta Zingaretti si preferisce il profilo basso in questa fase.
Non è stata neanche discussa l’interrogazione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia a La Pisana, Chiara Colosimo e Giancarlo Righini per verificare l’attività della direzione rifiuti e ambiente della Regione, in relazione alle sviste molto gravi sulla discarica di Albano.

Un’interdittiva antimafia riguardante proprio il sito di Roncigliano è stata di fatto ‘aggirata’ dagli uffici della Regione. Durissima la reazione di Chiara Colosimo, prima firmataria dell’interrogazione.

Chiara Colosimo

“Dovevo discutere in Regione una question time sulla discarica di Albano, già sequestrata dalla procura. Zingaretti e co. si prendono il lusso di non rispondere. È grave, gravissimo perché domandavo come fossero state superate le interdittive antimafia. Reticenza o omertà? –ha affermato la Colosimo – non è concesso non rispondere a una question time di un consigliere regionale. Se oggi (ieri, ndr), a seguito di una commissione Trasparenza, vengo qui a chiedere al presidente Zingaretti e agli assessori Valeriani e Lombardi come gli Uffici che loro dovrebbero controllare hanno potuto scavalcare tre interdittive antimafia e non c’è alcuna risposta, credo che si sia ampiamente superato il limite”. Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Marco Vincenzi, ha sottolineato in un suo breve intervento che “faremo in modo che al prossimo Consiglio vi sia assolutamente la risposta per questa interrogazione”. 

Insomma dal Pd è arrivato un ‘contentino’ e nulla più. Tornando al merito della questione, va detto che Chiara Colosimo ha fatto riferimento alle tre interdittive antimafia che gravano sulla società Pontina Ambiente srl, proprietaria della discarica di Albano.
In buona sostanza, la consigliera Colosimo chiede alla Giunta Zingaretti di sincerarsi che i dirigenti dell’Ufficio Rifiuti non abbiano commesso, a proposito della discarica di Albano, errori o omissioni in tema di autorizzazione e voltura dell’impianto, in virtù delle varie e gravissime pendenze in tema di antimafia. 
Difficile che l’amministrazione Zingaretti possa a lungo traccheggiare. Ed una risposta chiara ed esauriente appare l’unica via d’uscita per un caso eclatante come quello del sito di Roncigliano.

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