Non appena il decreto Aiuti verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Roberto Gualtieri diventerà Commissario per la questione dei rifiuti a Roma. Questa l’indiscrezione delle ultime ore. Il Sindaco sarebbe già al lavoro col team per realizzare il piano per realizzare gli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti. Fonti del Campidoglio parlano di “grande soddisfazione” per la pubblicazione del decreto e grande apprezzamento per il governo. Un governo, sottolineano le fonti, “attento e amico di Roma, che ha messo in campo una piena ed efficace collaborazione con un’amministrazione, e che finalmente porta la Capitale al centro delle politiche nazionali”. I motivi di compiacimento del colle capitolino non si fermano solo alla norma relativa ai rifiuti anche se molto importante: infatti, nel decreto sono fondamentali anche i 278 milioni per Roma, sul totale dei 600 stanziati per le grandi città, frutto di un’iniziativa dello stesso Gualtieri, raccolta positivamente dal Presidente Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco. In Campidoglio poi si saluta con favore la soluzione trovata al problema al bilancio della città metropolitana che con 60 milioni per 3 anni, destinati all’ente oltre al bilancio, consentiranno di intervenire sulle scuole superiori e le strade provinciali.
Gualtieri potrà così programmare la costruzione del nuovo termovalorizzatore di Roma, bypassando il Piano Rifiuti della Regione Lazio, che non prevede questo tipo di impiantistica. Una partita a cui guardano con interesse i colossi del settore in Italia: Acea e A2A hanno già dato la loro disponibilità a investire sul progetto. Ma anche Hera e Iren attendono con attenzione l’evoluzione di questa partita.
LA PARTITA DEL TERMOVALORIZZATORE
Gualtieri punta a costruire un impianto in grado di smaltire 600mila tonnellate di rifiuti l’anno. Le risorse (si stimano siano necessari tra i 500 e i 900 milioni) per costruire l’impianto potrebbero venire in parte dalle risorse per il Giubileo. Ma bisognerà capire che tipo di bando pubblicherà Gualtieri, se vorrà ricorrere, per accelerare i tempi, a un general contractor o al project financing. Il progetto del termovalorizzatore fa gola ad Acea. L’11 maggio scorso è uscito allo scoperto l’amministratore delegato di Acea, Giuseppe Gola. Acea dalla sua ha che è controllata dal Comune di Roma al 51% e inoltre gestisce due termovalorizzatori: quello di San Vittore (Frosinone) e quello di Terni. Inoltre lo stesso Gualtieri punta a una collaborazione più stretta tra Acea (multiutility di acqua e energia) con Ama (l’azienda di igiene urbana al 100% del Comune).
Anche la multiutility lombarda A2A è uscita allo scoperto. In un intervento a Radio24, Renato Mazzoncini, l’amministratore delegato dell’azienda (25% del Comune di Milano, 25% del Comune di Brescia), si è detto “a disposizione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri in qualunque forma. Il nuovo termovalorizzatore si può costruire in 30-32 mesi”. L’azienda con i suoi termovalorizzatori è presente nelle città di Milano, Brescia, Bergamo, in provincia di Pavia e gestisce l’impianto di termovalorizzazione di Acerra, in provincia di Napoli.
Il Gruppo Hera, la multiutility di Bologna operante nel Centro e Nord Est Italia (partecipata tra gli altri dai comuni di Bologna, Imola, Ravenna, Modena, Padova, Udine e Trieste), per il momento non si è esposta, in attesa di capire come vorrà muoversi l’amministrazione capitolina.