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Riecco Solidiamo: ma questa volta l’iniziativa potrebbe naufragare

Licandro Licantropo
Crescono i dubbi nella maggioranza di Riccardo Mastrangeli sull’ipotesi di riproporre una nuova edizione del progetto che ha caratterizzato le due consiliature di Nicola Ottaviani.
Settembre 20, 2022
Riccardo Mastrangeli, sindaco di Frosinone

Solidiamo è stata l’iniziativa che ha, più di tutte, segnato l’amministrazione del sindaco Nicola Ottaviani. E potrebbe riprendere vigore già dai prossimi giorni tra i mugugni di un consiglio che fino ad oggi l’ha sempre accettata sull’onda di quel “populismo” di bassissimo rango più vicino alle ragioni del M5S che alle posizioni di chi continua a difendere (giustamente, diciamo noi) il primato e il prestigio della politica.

Nessuno discute le finalità. Premiare i giovani studenti meritevoli e regalare soggiorni agli anziani della città è un grande segno di civiltà. Non va nella direzione di restituire quel primato alla politica, di cui parlavamo prima, il fatto che a finanziare il fondo debbano essere consiglieri comunali e assessori della città capoluogo.

Questa posizione, che ancora quattro o cinque anni fa era difficile da esprimere e difendere, sta finalmente entrando nel pensiero di chi, per la politica, si impegna, fa sacrifici, mette in secondo piano appuntamenti personali e familiari.

Il ragionamento alla base di Solidiamo, per il quale consiglieri e assessori dovrebbero ridursi l’indennità prevista, è lo stesso che ha determinato la sciagurata riduzione del numero dei parlamentari. Legge che, a lungo andare, metterà in ginocchio le province e tanti territori che non avranno più rappresentanza in Parlamento. Legge che venne approvata da quasi tutti i partiti solo per assecondare il sentimento dell’antipolitica.

A Frosinone la riedizione di Solidiamo non piace a nessuno. Privatamente sono tutti contrari. Anche i consiglieri più vicini all’ex sindaco la ritengono un’imposizione invasiva e scellerata. Girano messaggi whatsapp che provocatoriamente legano l’approvazione del provvedimento ad analoga iniziativa della nuova Camera dei Deputati… 

In molti si chiedono anche che cosa ne pensi davvero il sindaco Riccardo Mastrangeli che andrebbe a marchiare, con la semplice replica del progetto di Nicola Ottaviani, anche la sua amministrazione. Senza togliere o aggiungere nulla. Dando spazio però all’insoddisfazione latente di chi non digerisce troppo le ingerenze dell’ex sindaco.

In effetti continuare a ridurre le indennità a chi si impegna per la comunità prima o poi determinerà una serie di effetti pericolosi per la gestione democratica delle nostre comunità e devastanti per la qualità della classe politica che verrà.

Assomiglia molto a una specie di rancoroso “bullismo”, il ragionamento di chi si vanta di “campare” con altri lavori o professioni sminuendo chi invece ha scelto di dedicarsi alla politica “tout-court”. 

Spesso infatti chi si impegna a mezzo servizio alle vicende “pubbliche” lo fa male, in modo approssimativo, delegando troppo. 

Un sindaco, un assessore, un consigliere ben pagato sentono di più sulle loro spalle la responsabilità del ruolo e nel raggiungimento della loro posizioni  scatenano anche una corsa virtuosa tra chi è impiegato in attività più complesse e remunerative. Con il risultato di avvicinare alla politica chi, mettendo a disposizione della comunità la propria visione e la propria professionalità, viene attratto anche da un’altra legittima fonte di reddito.

E qui viene in soccorso il ragionamento per cui nessuno andrebbe a farsi operare da un medico che notoriamente guadagna poco, a pranzo in un ristorante sempre vuoto o affiderebbe la progettazione di un’immobile a un professionista di cui non si conoscono altre realizzazioni.

Lo stesso ragionamento dovrebbe valere per un politico chiamato a dedicare giorni, settimane, mesi di impegno per la propria città in cambio di poco o nulla. Sorgerebbero spontanee e poco nobili considerazioni che invece dovrebbero stare alla larga dal dibattito sul “rinascimento” della politica a cui tutti dovremmo puntare.

Queste osservazioni e tanti dubbi cominciano a serpeggiare anche all’interno del granitico gruppo di consiglieri che sostenendo Riccardo Mastrangeli ha rinnovato la propria fedeltà a Nicola Ottaviani. L’idea di continuare a tirare la carretta incidendo poco e guadagnando meno non piace proprio a tutti. Anche perchè molte discutibili scelte delle consiliature precedenti (in particolare la rotazione degli assessori) si sono rivelate, a lungo andare, lontane anni luce dalle sacre regole della politica… quella sconosciuta di cui ora ci sarebbe tanto bisogno nel capoluogo.

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