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Ridurre il gap economico e contrastare la fuga di cervelli, gli obiettivi del bando lanciato dalla Regione Lazio a favore della ricerca

Martina Arduini
Battisti: “70 milioni di euro dal Programma Lazio FSE+ 2021-2027 per il Bando ‘Fare Ricerca’, premio di 2000 euro l’anno per sette anni alle ricercatrici e ai ricercatori che abbiano pubblicato negli ultimi 24 mesi, due lavori a carattere scientifico o un lavoro se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di 1 anno”
Aprile 28, 2022

Un contributo economico alle ricercatrici e ai ricercatori del Lazio. Il bando promosso dalla Regione Lazio “Fare Ricerca” punta a lanciare un forte segnale per ridurre il gap economico tra i ricercatori italiani e quelli di altri paesi europei, contrastare la “fuga dei cervelli”, sostenere gli investimenti in conoscenza come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo nel Lazio e nel Paese. 

“La Regione Lazio punta sulla ricerca, ha dichiarato in una nota Sara Battisti, presidente della commissione regionale Affari Costituzionali: 70 milioni di euro dal Programma Lazio FSE+ 2021-2027 per il Bando “Fare Ricerca”, premio di 2000 euro l’anno per sette anni alle ricercatrici e ai ricercatori che abbiano pubblicato negli ultimi 24 mesi, due lavori a carattere scientifico o un lavoro se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di 1 anno”. 

Sara Battisti, presidente della commissione affari regionali

L’importo a fondo perduto è rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro operanti nel Lazio.

“Il Bando presentato oggi dal Presidente Zingaretti – continua Battisti – presso il CNR è un segnale in controtendenza: mentre l’Italia è fanalino di coda per investimenti sulla ricerca, il Lazio si impegna concretamente per contrastare la “fuga dei cervelli” e fare della Regione un polo d’eccellenza che punta sulla conoscenza, sulla scienza, e sul sapere. Una misura che si inserisce nel piano di investimenti che in questi anni la Regione Lazio ha portato avanti nel campo della ricerca e dell’innovazione e che, oltre a garantire la permanenza dei ricercatori sul territorio laziale, si pone l’obiettivo – conclude – di costruire un modello di sviluppo nuovo attraverso la valorizzazione delle competenze”.

“Diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca – ha commentato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al termine della presentazione con il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Paolo Orneli – dimostrando con i fatti che noi crediamo nella conoscenza, nella scienza, nel sapere come leve fondamentali di cambiamento. 

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti

Il Lazio è l’unica regione in Italia ad aver lanciato uno strumento di sostegno al reddito di ricercatrici e ricercatori. Un segnale di vicinanza e concretezza a una risorsa imprescindibile per produrre sviluppo e benessere diffuso. Vogliamo portare il mondo dell’Università e della ricerca del Lazio nel futuro, puntando su interventi che rendano la nostra comunità scientifica protagonista in Italia e in Europa con fatti concreti, impegni, risorse. E lo facciamo a partire dal sostegno a chi la ricerca la fa sul campo.”