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Riaperta la discarica di Albano. Aspettando il termovalorizzatore

Marco Battistini
Un atto che si è reso necessario in seguito all’interdittiva antimafia ancora in vigore nei confronti della Pontina Ambiente, società della galassia Cerroni, che 2 anni fa aveva ceduto alla Ecoambiente il ramo d’azienda della discarica di Albano. 
Luglio 12, 2022
Il sindaco di Roma, Gualtieri

Dopo quattro mesi di fermo ha riaperto la discarica di Albano Laziale. I conferimenti di rifiuti trattati di Roma Capitale (in particolare quelli provenienti dalle società Ama, E. Giovi, Saf, Ecosystem e Csa) non raggiungeranno nel breve periodo il limite massimo di 1.100 tonnellate al giorno previste dall’ordinanza della ex sindaca Raggi (rinnovata lo scorso inverno dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che si appresta a prorogarla di altri 4 mesi) perché l’impianto non sarebbe ancora in grado di funzionare al massimo dei giri. La Prefettura di Latina dovrebbe nominare due commissari (probabilmente uno si occuperà dei contratti in essere tra la Ecoambiente, gestore dell’impianto, e l’altro del funzionamento della discarica). Un atto che si è reso necessario in seguito all’interdittiva antimafia ancora in vigore nei confronti della Pontina Ambiente, società della galassia Cerroni, che 2 anni fa aveva ceduto alla Ecoambiente il ramo d’azienda della discarica di Albano

GUALTIERI SPINGE PER IL TERMOVALORIZZATORE

“È prematuro trarre conclusioni e per questo attendiamo l’esito delle indagini. Quel che è certo è che la sequenza di incendi delle ultime settimane è senza precedenti e che nella maggior parte dei casi, dietro c’è la mano dell’uomo. Per colpa, o per dolo come è già stato accertato in qualche caso. Se poi risultasse che gli incendi più gravi come quello di Malagrotta, del Pineto e dell’altro ieri a Centocelle fossero dolosi sarebbe gravissimo. Tutto questo ci rende ancora più determinati a proseguire sulla strada della modernizzazione della città e ad affrontare con decisione i tanti temi colpevolmente lasciati senza soluzione da molti anni”. A dirlo è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, parlando dei tanti incendi che stanno flagellando la Capitale. “Quella del parco di Centocelle è una delle tante incredibili “incompiute” di questa città su cui stiamo intervenendo dal primo giorno di consiliatura con risorse apposite che abbiamo messo in bilancio. Purtroppo Roma è piena di situazioni di questo tipo”. Si parla di ecomafie, e il sindaco sottolinea: “Al nostro recente convegno in Campidoglio sulle mafie, il generale Giardina, comandante dei Carabinieri per la Tutela ambientale, ha sottolineato che la filiera dei rifiuti è tradizionalmente tra le più permeabili a infiltrazioni mafiose. In questo senso dotare finalmente la Capitale di moderni impianti di trattamento a controllo pubblico e renderla autosufficiente come le altre capitali europee è importante anche sul fronte della legalità oltre che su quello dell’ambiente e della pulizia”.
Sull’annoso problema dei rifiuti, Gualtieri spiega: “Dopo l’incendio di Malagrotta si sono ridotti gli sbocchi e sono rimaste per strada più di 2000 tonnellate di rifiuti. Siamo riusciti a trovare sbocchi alternativi, evitando una vera e propria catastrofe ambientale, ma comunque la logistica si è complicata con un impatto negativo sulla qualità della raccolta. Da qui a dicembre ogni zona della città avrà una squadra dedicata allo spazzamento e al lavaggio di strade e marciapiedi. Ama sta lavorando sul potenziamento della differenziata e il superamento degli attuali orribili cassonetti. Inoltre l’avvio della realizzazione del termovalorizzatore ci consentirà di affrontare in modo strutturale il tema degli sbocchi nella fase di transizione”. Quella dei rifiuti, aggiunge, “sapevo benissimo che sarebbe stata una delle sfide più impegnative. Ma sono assolutamente determinato ad andare avanti senza farmi intimidire. Roma avrà il termovalorizzatore e gli altri impianti nei tempi previsti, smetterà di dilapidare risorse per mandare i propri rifiuti in giro per l’Italia e per l’Europa, diventerà finalmente pulita come merita. Resterà solo il brutto ricordo di una stagione in cui una politica troppo debole non ha saputo prendere le decisioni necessarie per uscire dalla palude”. 

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