Il report

Rapporto Acos: I romani bocciano la pulizia della città, peggiora la qualità della vita

Sulla percezione generale incide il livello dell’igiene urbana che anche quest’anno non riesce a raggiungere la sufficienza ma anche il calo, dopo l’ascesa registrata dal 2020, del gradimento dei servizi culturali.

Roma

La qualità della vita a Roma, secondo gli intervistati nell’ultima indagine dell’Agenzia capitolina per il controllo della qualità dei servizi pubblici (Acos), è peggiore sotto casa. Sulla percezione generale incide il livello dell’igiene urbana che anche quest’anno non riesce a raggiungere la sufficienza ma anche il calo, dopo l’ascesa registrata dal 2020, del gradimento dei servizi culturali. Il primo rapporto di Acos riferito al governo della giunta di Roberto Gualtieri, con rilevazione all’aprile del 2022, fotografa un lieve miglioramento del voto medio dei romani sui capitoli “rifiuti” e “trasporti” ma – confermando un trend ben al di sotto della sufficienza (voto medio 4,9) per quanto riguarda la pulizia – rileva una insoddisfazione crescente dei cittadini sulla qualità della vita nella propria zona della città. Secondo i romani intervistati si sta peggio nella propria area di residenza più che a Roma in generale. Analizzando i dati di cinque zone concentriche individuate, in corrispondenza degli anelli tracciati dal sistema del trasporto pubblico e viario, emerge infatti che i voti medi sono sempre al di sotto del voto attribuito dagli stessi residenti alla qualità della vita in città o nel proprio Municipio.

I DATI PER QUARTIERE

In termini di qualità di vita i più soddisfatti sono i residenti del Municipio X, quello che abbraccia il litorale di Ostia, a dare il voto medio più alto ai servizi pubblici (6,84). Poco dietro, tra i più soddisfatti, ci sono i residenti del Municipio IX, dall’Eur a Laurentino, e quelli del Municipio III, da Montesacro ai confini di Guidonia Montecelio: il voto medio in entrambi i territori si assesta a 6,83. Il voto più basso (6,63) lo esprimono, invece, i cittadini del Municipio VII, che va da Porta San Giovanni ai confini dei Castelli Romani. Fanno di poco meglio i Municipi XII, da Monteverde a Malagrotta, e XIII, dai confini del Vaticano a Casalotti: entrambi si fermano a 6,65.
Nel dettaglio dei servizi pubblici principali se la raccolta dei rifiuti e la pulizia stradale, su base cittadina, in media registrano un lieve miglioramento ma non vanno oltre il 4,9 del gradimento; il trasporto pubblico locale ottiene invece un voto medio che supera la sufficienza per tutte e quattro le voci di indagine: 6,5 per i taxi; 6,3 per le metropolitane; 6,2 per autobus e tram e 6,1 per il parcheggio sulle strisce blu. Rispetto agli anni 2020 e 2021, il gradimento dei primi tre servizi registra una crescita, mentre quello della sosta in strada si assesta in calo. Sul dato probabilmente pesa il calo dell’utilizzo dei mezzi Tpl, determinato dalla pandemia, e che ha invece favorito l’uso dei veicoli privati negli spostamenti. In particolare, sul fronte dell’igiene urbana, la maglia nera va al Municipio XIII (4,6). Fanno di poco meglio i Municipi I (centro storico), VIII (da Garbatella-Ostiense ai confini con Ciampino), e XI (da Portuense a Ponte Galeria): tutti e tre si fermano a una media del 4,7. Per quanto riguarda autobus e tram, invece, la maglia nera è condivisa su più territori anche se il voto medio raggiunge il 6 pieno: si esprimono così i residenti dei Municipi IV (dalla Tiburtina alla Nomentana), VII (da Porta San Giovanni ai Castelli Romani) e XV (da Ponte Milvio a Cesano).

IL GIUDIZIO SUI SERVIZI PUBBLICI

In linea generale il rapporto di Acos registra, dal 2007 a oggi, un incremento del 23 per cento di romani che si dice soddisfatto dei servizi pubblici: sulla base della media dei voti espressi risulta un 59 per cento che si dice “abbastanza soddisfatto” e un 28 per cento che afferma di essere “molto soddisfatto”, per un totale di un 87 per cento di residenti che, in linea di massima, esprime soddisfazione. Si conferma l’andamento positivo degli anni precedenti per quanto riguarda i servizi di: illuminazione stradale (6,5); acqua potabile (6,9); farmacie comunali (7,3); asili nido (6,7); servizi sociali municipali (6,5); servizi cimiteriali (6,4). Infine per quanto riguarda i servizi culturali, che tornano a calare dopo la crescita del 2020, si va dal 6,8 delle biblioteche, al 7 di Palaexpo e Auditorium, al 7,1 dei Musei comunali. Una flessione del gradimento, ma che conferma il trend in calo da diversi anni, è rilevato anche sul servizio di acqua potabile.

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