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Raccordo anulare pericoloso: pressing su Anas per nuovi interventi

Marco Battistini
L’on. Marco Silvestroni (FdI) ha presentato un’interrogazione al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini per segnalare il problema che sta creando disagi fra gli automobilisti e pendolari
Marzo 21, 2022
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Il Grande raccordo anulare è una delle autostrade più trafficate in assoluto in gestione dell’Anas. E allo stesso tempo una delle più pericolose, tanto da richiedere un monitoraggio più approfondito da parte delle autorità governative. Una richiesta in tal senso è finita sul tavolo del governo, soprattutto alla luce di una serie di criticità sulla sicurezza. Nonostante il nome istituzionale sia quello di A90, autostrada tangenziale senza pedaggio, il nome conosciuto è quello di Gra.

L’arteria ha una circonferenza di circa 21 km, e si sviluppa in un cerchio esoterico di 68 km, contraddistinto da 33 uscite, l’una a 2 km di distanza dall’altra. Ha una media giornaliera di 160 mila veicoli, per un totale di 58 milioni l’anno, con dei picchi massimi di transito di mezzi pesanti che sfiora i 10.000 camion. L’indice di mobilità rilevata (Imr) del nuovo Osservatorio traffico dell’Anas ha rilevato che l’arteria più trafficata di tutta la rete stradale nazionale  di competenza Anas è proprio il Grande raccordo anulare di Roma.
All’interno dell’arteria vi sono alcuni tratti particolarmente insidiosi. E’ il caso della corsia di sorpasso della carreggiata esterna in prossimità dell’uscita n. 3 «Cassia» (chilometro 13,400) è chiuso a causa di lavori di consolidamento della scarpata e che tale restringimento non sarebbe stato adeguatamente segnalato, creando un notevole rischio per gli automobilisti soprattutto nelle ore notturne o in condizioni di scarsa visibilità.

L’on. Marco Silvestroni (FdI) è intervenuto per segnalare il problema che sta creando disagi e preoccupazioni fra gli automobilisti e soprattutto i pendolari della zona, presentando un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Il deputato di Fratelli d’Italia oltre a chiedere lumi sul caso specifico ha chiesto all’esponente del governo di adottare iniziative affinché la divisione competente del Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) intervenga per consentire l’eliminazione delle situazioni di pericolo sull’arteria, valutando l’urgenza di monitorare il piano degli interventi di Anas, anche per agevolare le città metropolitane e le province nell’attività urgente di manutenzione delle arterie viarie di loro competenza.
Il tessuto viario del Gra è stato ampliato nel 2000, in epoca di lavori giubilari, ma adesso appare evidente a chiunque percorra l’autostrada la sua insufficienza e inadeguatezza. Da un lato, il Piano del traffico dovrebbe essere rivisto e riaggiornato, dall’altro dovrebbe essere ripensata radicalmente la mobilità e la fisionomia stessa del Gra.

Al ministro Giovannini l’onere di intervenire sul gestore e chiedere uno sforzo in più per nuovi interventi di risistemazione dell’intero asse viario.

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