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Questione di… ticket, nella Lega decolla quello tra Pasquale Ciacciarelli e Francesca Chiappini. Nel Pd è guerra (da anni) tra Sara Battisti e Mauro Buschini

Licandro Licantropo
La caccia al retroscena a tutti i costi nella vicenda del video di Albino Ruberti e Vladimiro De Angelis ha come effetti collaterali perfino… la fiera dell’ovvio. Intanto la campagna elettorale sta portando delle novità importanti all’interno della Lega e un riavvicinamento vero (ma quanto durerà?) tra Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli
Agosto 27, 2022
Mauro Buschini, presidente Egato (Foto S. Desiato)

Scoprire adesso che all’interno del Pd ciociaro c’è una contrapposizione fortissima e insanabile tra Mauro Buschini e Sara Battisti è come annunciare a reti unificate che la terra è sferica e gira attorno al sole.

Banale, scontato, noto da tempo immemorabile. Ma la caccia al retroscena a tutti i costi nella vicenda del video di Albino Ruberti e Vladimiro De Angelis ha come effetti collaterali perfino… la fiera dell’ovvio. Intanto la campagna elettorale sta portando delle novità importanti all’interno della Lega e un riavvicinamento vero (ma quanto durerà?) tra Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli. Dopo le politiche del 25 settembre ci saranno le regionali e dunque bisogna attrezzarsi subito.

I MOVIMENTI SUL CARROCCIO

Nicola Ottaviani, due volte sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega, è candidato nel collegio uninominale maggioritario di Cassino-Terracina-Gaeta-Fondi. Ha ovviamente bisogno dei voti che possono garantirgli il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli e il suo mentore Mario Abbruzzese. I quali si sono già messi in moto. Ciacciarelli però ha bisogno di un “ticket” importante per le prossime regionali, che si svolgeranno tra gennaio e febbraio. Con lui concorrerà Francesca Chiappini, regina delle preferenze (987) alle recenti comunali di Frosinone. Prima degli eletti. Elemento di punta e di spicco della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia. Da tempo i rapporti politici tra Nicola Ottaviani e Antonio Scaccia sono fortissimi. Alle regionali dunque ci sarà il “ticket” tra l’uscente Pasquale Ciacciarelli e Francesca Chiappini, capace di rappresentare un sicuro punto di riferimento nel capoluogo. Anche perché l’operazione politica dimostra l’impegno di Nicola Ottaviani per Ciacciarelli.

Ma perché per Ciacciarelli è così importante un “ticket” forte in vista delle regionali? Intanto per una copertura politica su Frosinone. Ma c’è dell’altro: secondo alcune ricostruzioni nella lista della Lega potrebbe esserci un altro “ticket” per le regionali, quello composto dalla parlamentare uscente (e non ricandidata) Francesca Gerardi e il capogruppo del partito alla Provincia, Gianluca Quadrini. Dunque esiste la necessità di farsi trovare pronti. Dal giorno della vista del leader Matteo Salvini all’Abbazia di Montecassino si parla insistentemente di una ormai prossima adesione di Mario Abbruzzese alla Lega. L’ex presidente del consiglio regionale però non ha candidature nel mirino: non sarà in campo alle politiche e neppure alle regionali. Secondo i ben informati, però, il suo nome potrebbe essere tenuto in considerazione, nel caso di vittoria del centrodestra alla Regione, per la presidenza del Consorzio industriale unico. Quello guidato adesso dal leader del Pd Francesco De Angelis. Roma permettendo naturalmente.

BUSCHINI E BATTISTI DA SEMPRE AI FERRI CORTI

Mauro Buschini per anni è stato considerato il “delfino” di Francesco De Angelis, che lo ha voluto giovanissimo alla guida degli allora Democratici di Sinistra. Tra i due c’è un affetto vero. Sara Battisti, nel 2013, sollevò un polverone enorme nella federazione provinciale del partito, quando insieme agli altri candidati alla segreteria, sollevò il tema del tesseramento in vista del congresso. Una bufera vera e propria. In quel momento la contrapposizione tra lei e De Angelis non poteva essere più forte. Ma proprio da quella vicenda la situazione cambiò e i rapporti politici tra i due migliorarono moltissimo. Fino alla svolta, rappresentata dall’adesione di Pensare Democratico (la potentissima corrente di De Angelis) all’area di Matteo Orfini, della quale faceva parte, da protagonista, proprio Sara Battisti. Mauro Buschini non ha mai approvato quella decisione. Fra l’altro nel 2017, quando Orfini si schierò apertamente con Matteo Renzi alle primarie per la segreteria nazionale del partito, si consumò lo strappo tra Buschini e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Quest’ultimo era dalla parte di Andrea Orlando (Michele Emiliano l’altro competitor). Zingaretti si attendeva il sostegno di Buschini, che però avrebbe significato la spaccatura irrimediabile con De Angelis. Ad appoggiare Orlando e Zingaretti ci fu comunque un “buschiniano di ferro” come Luca Fantini, allora leader dei Giovani Democratici. Ma per il presidente della Regione Lazio doveva essere Buschini a schierarsi. Per mesi i due non si rivolsero la parola.

Successivamente la situazione cambiò e Francesco De Angelis portò Pensare Democratico sulle posizioni di Zingaretti, lanciatissimo per la leadership del partito. Nel frattempo Sara Battisti era diventata un punto di riferimento all’interno della corrente di De Angelis. Prima in coabitazione, poi in competizione e in alternativa a Mauro Buschini. Il resto è storia recente: perfino il caso dei concorsi di Allumiere ha fatto emergere la solitudine di Mauro Buschini (uscito senza problemi dalla vicenda) nell’area di De Angelis. Buschini si è dimesso da presidente del consiglio regionale e nessuno gliene ha mai dato atto davvero. Adesso non c’è niente da scoprire: lo stesso Buschini, insieme a Francesco De Angelis, ha partecipato il 9 giugno scorso all’evento all’Eur nel quale Daniele Leodori ha annunciato la disponibilità a concorrere alle primarie per la presidenza della Regione. Sara Battisti, ma soprattutto Albino Ruberti, avevano ed hanno un’altra posizione: il sostegno ad Enrico Gasbarra, secondo le indicazioni di Goffredo Bettini, Claudio Mancini, Roberto Gualtieri e Nicola Zingaretti. De Angelis ha virato subito, lasciando Leodori (preferito invece da Buschini) e riposizionandosi su Gasbarra (sul quale è da sempre la Battisti). Sul piano politico la divergenza in Pensare Democratico è netta: da una parte Battisti, dall’altra Buschini. Perfino per Francesco De Angelis sarà complicatissimo mediare. Anche perché stavolta il Pd potrebbe eleggere un solo consigliere regionale. Specialmente se dovesse vincere il centrodestra. Sara Battisti o Mauro Buschini: i tempi del “ticket” del 2018 sono riconducibili a un’era politica del passato più profondo.

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