Prosegue l’iter per la costruzione dello Stadio della Roma. A comunicarlo è stato lo stesso Comune della Capitale, che tramite il proprio sito ufficiale ha reso nota la chiusura del dibattito pubblico: “nel pieno rispetto delle tempistiche dimostrando attenzione e serietà”. Così si legge nella nota ufficiale con la palla che passa ora alla società, che in questi giorni sta vivendo momenti turbolenti con l’esonero di Mourinho e l’addio imminente di Pinto. I giallorossi devono presentare in Campidoglio il progetto definitivo di quella che sarà la casa della Roma che sorgerà a Pietralata.
LA DECISIONE
La Giunta di Roma Capitale ha approvato la Relazione sugli esiti del Dibattito Pubblico presentata da Nomisma formalizzando le richieste e raccomandazioni contenute. Il Dibattito ha registrato complessivamente la partecipazione di circa 700 persone ai 10 incontri pubblici organizzati nell’arco dei 2 mesi di svolgimento dello stesso. Nella nota emerge la natura delle questioni analizzate: “Si tratta di questioni tecnico-amministrative, procedurali e gestionali; questioni ambientali (impatto visivo, microclima locale, consumo di suolo, habitat naturale e valore ecosistemico, impatti acustici, criticità energetiche, inquinamento luminoso, isole di calore, polveri sottili e smaltimento rifiuti), mobilità e accessibilità (con una specifica attenzione che dovrà essere rivolta alla mobilità ciclabile e pedonale, alla connessione con i quartieri limitrofi, con particolare riferimento a via dei Monti Tiburtini) e caratteristiche del progetto”. Infine, è intervenuto anche l’Assessore all’Urbanistica Mauro Veloccia: “Con questa delibera completiamo l’iter del dibattito pubblico e, ancora una volta, lo facciamo nel pieno rispetto delle tempistiche, dimostrando l’attenzione e la serietà con cui stiamo seguendo questo progetto per permettere la realizzazione dello stadio in tempo per celebrare il centenario della squadra giallorossa”.
Il prossimo step procedurale prevede la consegna da parte della A.S. Roma del progetto definitivo corredato di un piano economico-finanziario asseverato che dovrà essere approvato dall’Assemblea Capitolina. Nella stessa seduta verrà indicato il rappresentante del sindaco alla conferenza dei servizi decisoria che sarà aperta dalla Regione Lazio.