I piani di riqualificazione di Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà sono alle prese con nuovi ostacoli. Si tratta di tre progetti che finora sono stati avviati nell’ambito dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Campidoglio ha già aggiudicato appalti per la progettazione definitiva, per un totale di 180 milioni di euro, e ha avviato l’istruttoria per l’avvio dei primi lavori a dicembre. Tuttavia, a seguito delle modifiche a oggi proposte dal governo anche se “non si cancellano i progetti” si prevede che siano “definanziati dal Pnrr e spostati su altre fonti che però non vengono indicate”, ha spiegato il presidente della commissione capitolina Pnrr, Giovanni Caudo di Roma futura.
Dal Campidoglio hanno fatto filtrare preoccupazione riguardo allo spostamento, su finanziamenti ordinari, degli oltre 330 milioni di euro Pnrr destinati alla rigenerazione urbana e hanno fatto sapere che l’amministrazione comunale “si aspetta precise garanzie non solo sulla conferma dell’ammontare di risorse già assegnate a Roma, ma anche sul fatto che questo cambiamento non finisca per rallentare il processo di attuazione di importanti progetti già avviati”. Secondo il presidente Caudo, in questo momento, “il vero danno è l’incertezza, tutto si rallenterà e si fermerà. È stato complicato tenere la giusta tensione per rispettare i tempi ma ora tutto questo rischia di fermarsi. Ci sono appalti già aggiudicati che, ora, si rischia di dover pagare con altre fonti di finanziamento che però non vengono indicate.
ASPETTATIVE DISATTESE
Nel complesso la proposta di rimodulazione del Pnrr avanzata dal governo, infatti, non prevede significativi cambiamenti per Roma e l’auspicio a Palazzo Senatorio è che il nuovo capitolo Repower Eu da 3,6 miliardi di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici possa permettere di accogliere la richiesta, relativa a ulteriori fondi per nuovi interventi su scuole e case popolari, che il sindaco Roberto Gualtieri ha già avanzato verbalmente al presidente del consiglio Giorgia Meloni e in forma scritta al ministro al Pnrr, Raffaele Fitto. Il Pnrr “è una sfida decisiva per Roma” e “un volano di trasformazione della città” che ha anche “l’effetto di coprire un gap di investimenti inaudito che ha penalizzato la città negli ultimi anni”. Lo ha sottolineato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo sullo stato di attuazione del Pnrr. “Abbiamo l’esigenza di colmare un gap macroeconomico per mettere in moto la città”, ha spiegato. “Siamo partiti dai cassetti vuoti e dai bandi a zero, eravamo al minimo sindacale assoluto. Abbiamo negoziato per altri finanziamenti”. Il Pnrr “da solo non basta, a cambiare la città, deve essere un volano per altre politiche integrate”, ha concluso Gualtieri.