I due lunedì della paura: non parliamo di telefilm degli anni 70 riproposti per un impulso nostalgico di prima estate, ma delle sfide tra Frosinone e Salernitana che il 19 e il 26 di maggio conosceranno il loro destino dopo una stagione da dimenticare per entrambe. Farà prima a dimenticarla chi al termine del doppio confronto avrà avuto la meglio e avrà salvato la categoria.
Il Frosinone ha il 51% di possibilità, giacché in caso di egual numero di gol complessivi al termine dei 180 minuti sarebbe salvo per via della miglior classifica al termine della stagione.
C’è un precedente recente a Salerno, riguardante la prima partita con Bianco sulla panchina giallazzurra: finì 1-1, con il Frosinone che dominò il primo tempo chiudendolo avanti per il gol di Partipilo e poi calò vistosamente nella seconda parte di gara, quando fu raggiunto dall’ex Ghiglione e rischiò pure di perderla nel finale.
Il match di andata è decisamente più datato: il 26 dicembre, nell’ultima di andata, con Greco in panchina, a vincere fu il Frosinone: 2-0, con reti di Kvernadze e Ambrosino, entrambe nella seconda frazione.
Il finale di campionato della Salernitana è stato più convincente di quello dei canarini, ma nel complesso anche per i granata è stata una stagione accidentata, vissuta sempre nei bassifondi della classifica, con avvicendamento del tecnico quando la situazione sembrava ormai ampiamente compromessa.
Le analogie non mancano, perché anche il Frosinone ha avuto un momento in cui sembrava davvero difficile ipotizzare una possibile salvezza, sia pure attraverso i playout. Quando al capezzale dei canarini è arrivato Bianco, in pochi credevano nella probabilità di una resurrezione. In verità, come tutti sanno, il Frosinone attraverso i quattro successi di fila, culminati con la netta vittoria di Genova contro la Sampdoria, aveva addirittura raggiunto il dodicesimo posto.
Fatali si sono rivelati i due match ball falliti per la salvezza, leggi i match casalinghi contro il Cosenza e il Cittadella, terminati entrambi con risultato di parità: un 2-2 acciuffato in extremis contro i calabresi, un 1-1 beffardo contro i veneti.
Ora, dopo aver vinto l’ultimo match sul campo di un Sassuolo sazio di gloria, l’ultima chance. Sperando di sfruttarla.