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Piano utilizzazione arenili, i ritardi del Comune di Latina. A rischio le concessioni demaniali. Centrodestra contro Coletta

Marco Battistini
Dall’ex opposizione consiliare viene lanciato un affondo su tutta la gestione amministrativa passata. In particolare sul metodo decisionale adottato dalla vecchia maggioranza di governo.
Novembre 27, 2022

Stando ai numeri del Piano di Utilizzazione Arenili Regionale, approvato nel 2021, buona parte dei Comuni sconta un palese ritardo nelle procedure, molte delle quali ancora non sarebbero neanche iniziate. Vale la pena di ricordare che in assenza del Pua e della loro revisione non sarà possibile dare corso alle procedure di gara ad evidenza pubblica per la selezione dei concessionari a cui assegnare le aree del demanio marittimo. Il rischio è che le concessioni demaniali in essere perdono di efficacia per la decorrenza del termine perentorio di legge, le procedure competitive per la selezione dei nuovi concessionari non può essere avviata e, se così fosse, in attesa che le amministrazioni comunali completino l’iter di approvazione dei Pua, la spiaggia sarebbe tutta destinata alla libera fruizione.

CENTRODESTRA ALL’ATTACCO

Il problema ha assunto connotati politici e rischia di diventare centrale nella campagna politica delle regionali, come pure in vista delle comunali di primavera. Il centrodestra a Latina è partito all’offensiva. Ed ha sferrato un attacco duro all’ex assessore comunale all’Ambiente. “Secondo Dario Bellini il Pua a Latina sarebbe ‘tornato approvato dal passaggio in Regione Lazio, a luglio era stato calendarizzato il passaggio in Commissione Urbanistica e da quella approvazione consiliare sarebbero partite le osservazioni. Entro dicembre l’iter sarebbe stato chiuso senza dubbio’. Oseremmo dire un tentativo disperato di scaricare ancora una volta le colpe della propria inefficienza sul centrodestra. Infatti, se come afferma l’ex assessore, l’iter di esame ed approvazione da parte della Regione Lazio era concluso già dal mese di luglio, non si comprende perché si metta in dubbio che il Commissario Straordinario, il dottor Carmine Valente, non lo debba approvare entro il 31.12.2022. Tanto più che il Commissario, proprio in questi mesi di amministrazione, sta finalmente dando seguito ai tanti provvedimenti lasciati in sospeso da LBC, come appunto il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche – sul quale questi ultimi non hanno fatto altro che chiacchierare negli ultimi sei anni”.
C’è da chiedersi se il Pua sia veramente pronto per essere approvato, oppure l’ex assessore, abbia tentato di scaricare eventuali responsabilità alla caduta dell’amministrazione Coletta ‘imputabile’ al centrodestra. 
“Da ricerche eseguite sui siti istituzionali, non vi è evidenza di pareri favorevoli espressi dalla Regione Lazio sul Pua di Latina, così come non si ha contezza della pubblicazione della Vas e del piano per le osservazioni, né tantomeno della convocazione della Conferenza dei Servizi che avrebbe approvato il Piano -si afferma dal centrodestra latinense- O qualcosa sfugge all’evidenza pubblica, oppure l’ex assessore ha preso fischi per fiaschi com’è abituato a fare e magari, invece, il PUA ha solo superato la fase preliminare di verifica di assoggettabilità a Vas, per il successivo complesso iter. I provvedimenti che saranno assunti nelle prossime settimane faranno chiarezza. Se il Pua è stato esaminato favorevolmente dalla Regione Lazio già dal mese di luglio ed è effettivamente pronto per essere approvato, allora il Commissario Valente, che conosce a menadito il funzionamento della macchina amministrativa locale, darà seguito all’approvazione perché vige ancora il principio della continuità amministrativa, che probabilmente l’ex assessore, nonostante il tempo passato in Comune, non conosce. Diversamente, sarà chiaro all’opinione pubblica che ancora una volta Lbc, nonostante sei anni di amministrazione, è stata incapace di pianificare il futuro e lo sviluppo della nostra comunità”.

LBC SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

Dall’ex opposizione consiliare viene lanciato un affondo su tutta la gestione amministrativa passata. In particolare sul metodo decisionale adottato dalla vecchia maggioranza di governo. “Ancora una volta si dimentica che Lbc ha amministrato il Comune di Latina senza mai coinvolgere e condividere le scelte, anche su provvedimenti di interesse generale, con i consiglieri di opposizione -si ricorda dal centrodestra- Essi, infatti, hanno sempre seguito la strada delle proprie decisioni, prese in camera caritatis, senza essere sfiorati dall’idea di confrontarsi, seriamente, con chi in Consiglio Comunale sedeva per rappresentanza dei cittadini, ancorché occupasse i banchi dell’opposizione pur essendo maggioranza nell’ultimo anno. Anche per il Pua le cose non sono andate diversamente. È negli atti che la proposta preliminare del Pua sia stata approvata con i soli voti di Lbc. Le opposizioni, unitamente a qualche Consigliere di Lbc uscito dalla maggioranza, hanno infatti espresso voto contrario, perchè quella proposta di piano non soddisfaceva le esigenze del corretto uso della nostra marina, o meglio, dello sviluppo turistico del nostro litorale, il bene comune più prezioso della nostra città. La proposta di PUA è stata in ogni caso adottata con i voti della maggioranza di Lbc il 12.11.2020. Il Pua Regionale è stato approvato il 26 maggio 2021: un’amministrazione seria, attenta, competente ed efficiente avrebbe completato l’iter celermente e non, come in questo caso, tentato di scaricare su altri le proprie incapacità amministrative”. Una presa di posizione che rompe il silenzio degli ultimi giorni, anticipando un tema cruciale del 2023 elettorale.

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