Si sperava che Jannik Sinner, numero 13 del mondo, talento così precoce da scomodare paragoni ad oggi irriverenti, potesse sfatare il tabù erba. Non è stato così, perché anche la quarta partita giocata da Jannik in carriera su questa superficie si è conclusa senza sorrisi. Ad allungare la striscia negativa del ragazzo di San Candido è stato Tommy Paul, non proprio uno specialista del green, ma ieri più solido in risposta e soprattutto più bravo ad approfittare delle occasioni concessegli. Il primo set è andato infatti al tennista stelle e strisce grazie al break operato nell’unica occasione in cui il servizio di Sinner si è inceppato, peraltro in un game che Jannik conduceva 40-15. Nel secondo set l’allievo di Vagnozzi sembrava aver messo le cose a posto, grazie a un 6/3 restituito a Paul con apparente facilità. Probabilmente a decidere il match è stato il primo game del terzo set, con Sinner incapace di sfruttare ben tre opportunità di break. Salvatosi con un pizzico di fortuna, Paul è arrivato senza danni fino al 4/3 e nell’ottavo gioco, aiutato da un doppio fallo fatale di Jannik, ha operato l’allungo decisivo. L’ipotetico quarto di finale tra Sinner e Sonego è saltato, anzi naufragato, perché nemmeno Lorenzo ha superato gli ottavi di finale. A sbarrargli il passo l’australiano De Minaur, che si è imposto in due set, faticando nel primo e dominando il secondo. Anche Lorenzo fatica ad esprimere continuità sull’erba, sebbene abbia già vinto un torneo 250, ad Antalya, in finale su Kecmanovic, nel 2019. Chi invece sembra attraversare un momento eccellente è la nostra numero uno in gonnella, Camila Giorgi. Vittima della marchigiana una tennista di grido, Garbine Muguruza, che per suo conto, dopo aver toccato livelli impressionanti, sembra prigioniera di un rendimento altalenante che la sballotta disinvoltamente tra polvere e altari. Camila ha chiuso la pratica in due set ed ora dovrà ribadire il buon momento contro Tomova, giocatrice solida ma non irresistibile. Proseguono intanto le qualificazioni per Wimbledon e la giornata è stata positiva per i nostri colori, con i successi di Vavassori, Caruso e Seppi, che sono a una sola vittoria dall’ingresso nel draw. Non c’è l’ha fatta invece Lucrezia Stefanini, che dovrà rimandare il sogno dell’esordio al torneo più prestigioso del mondo. Oggi i match decisivi per i tre azzurri. Il compito più difficile sarà quello di Caruso, costretto ad incrociare Zapata Miralles, numero uno delle qualificazioni. Per Vavassori ci sarà Kolar, mentre Seppi se la vedrà con lo slovacco Klein.