Buongiorno Latina

Pd con FI e Stefanelli sull’acqua. FdI pronta all’assalto di Acqualatina, ma si apre la partita interna per la leadership nel partito

Sulla gestione idrica sono iniziate le schermaglie che si concluderanno non prima della tarda primavera del 2024, quando si dovrà eleggere il nuovo Cda di Acqualatina. FdI in particolare punta a far pesare maggiormente i propri consensi, dando forza ai Comuni pontini più grandi. Di qui la proposta dei sindaci di Latina, Aprilia e Terracina di indirizzare le future scelte dell’Ato 4, l’organo di controllo del servizio idrico. Il Comune di Latina nell’ultima conferenza dei sindaci aveva presentato due emendamenti. In uno prevedeva la possibilità di eleggere in seno all’assemblea dei sindaci il presidente, attualmente individuato nella persona del presidente della Provincia. Il secondo emendamento prevedeva che le delibere o le proposte avrebbero dovuto passare solo a maggioranza qualificata, vale a dire che, essendo formato l’Ato 4 da 38 comuni, in conferenza sarebbe stata necessaria la maggioranza di almeno 18 comuni e in questo voto avrebbe fatto fede il cosiddetto voto ponderato. Con Latina, Aprilia e Terracina aventi più rappresentanza territoriale, in grado a quel punto di indirizzare meglio il voto. Il blitz non è passato per l’opposizione dei piccoli Comuni, guidati di fatto da Forza Italia.

IL PD CON GLI AZZURRI

Il Pd ha deciso ora di schierarsi con Fazzone. Il segretario provinciale Omar Sarubbo ha diramato una nota in cui si esplicita questa posizione. “Fatti gli opportuni approfondimenti richiesti da alcuni Comuni durante l’ultima Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’Egato n.4, il Pd voterà favorevolmente alla proposta di Statuto avanzata dalla presidenza -ha affermato Sarubbo-. Questa è la linea stabilità negli incontri interni con i nostri amministratori. Allo stesso tempo respingiamo il blitz della Sindaca del Comune di Latina che, attraverso la presentazione di un emendamento, tenta di concentrare il potere decisionale dell’Egato 4 nelle mani dei soli Comuni più grandi e di accaparrarsi privilegiate posizioni apicali di potere a danno di Amministrazioni minori. Un meccanismo che consentirebbe ad un manipolo di Comuni maggiori di decidere per tutti gli altri. Emendamento che, tra l’altro, ha già ricevuto parere tecnico negativo”. Insomma i dem sono talmente deboli che preferiscono assumere il ruolo di sostenitori esterni del duo Fazzone-Stefanelli. Un elemento indicativo in vista delle decisioni strategiche che verranno fatte il prossimo anno.

FDI AL BIVIO

Tutto lascia pensare che Fratelli d’Italia punterà a guidare il nuovo Cda di Acqualatina, mai ad appannaggio di un esponente della destra. Ma certamente il senatore Nicola Calandrini avrà parecchio lavoro davanti a sè. Riuscire a mettere all’angolo Claudio Fazzone appare un’impresa ardua. Tanto che dentro FdI si comincia a dubitare sulla capacità del leader provinciale di essere all’altezza del ruolo attualmente occupato. L’avvio della campagna tesseramenti di Fratelli d’Italia vede in campo i due big assoluti in termini di preferenze: Nicola Procaccini ed Enrico Tiero. Dopo la conta degli iscritti inizieranno le manovre in vista del Congresso provinciale. E qui i giochi che fino a poco tempo fa apparivano scontati, da qualche giorno a questa parte non appaiono più tali. Perchè la debolezza di Calandrini sembra iniziare ad emergere. Soprattutto le difficoltà dell’amministrazione comunale di Latina appaiono evidenti. La gestione Celentano con Calandrini in cabina di regia non convince tutti dentro il partito. Troppe incertezze e troppi scontenti. Di fatto dentro FdI si vanno creando diverse correnti: Tiero, Procaccini, ma anche Zaccheo-Mochi e quindi Calandrini. Uno scenario da vecchia Dc, dove chi ha meno consensi personali rischia di essere travolto. Sullo sfondo le grandi partite elettorali delle Europee, le amministrative nei Comuni pontini e al massimo entro il 2025 la Provincia. Appuntamenti cruciali dove FdI sarà chiamata a confermarsi sul territorio. E per vincere queste sfide bisognerà avere un comandante autorevole e con tutti i titoli. 

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