Sempre più agitate le acque per la maggioranza dem in Campidoglio. Dodici consiglieri del Pd, esponenti riconducibili ad Areadem e all’ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti, nei giorni scorsi hanno preso parte ad un vertice segreto per chiedere formalmente un incontro al Sindaco Gualtieri, una riunione che di fatto, invece, suggella un patto di ferro tra le due correnti.
Le accuse nei confronti del primo cittadino e del suo staff più ristretto sono chiare: “Siamo al mercato, così non si può andare avanti” sostengono i più infuriati. Il riferimento palese è alle ultime nomine, almeno quelle ufficiali: una su tutte è quella di Patrizia Prestipino, ex deputata non rieletta, con un passato da assessora provinciale. Sarà una consulente del sindaco metropolitano (Gualtieri) a 33.000 euro lordi l’anno, fino alla fine del mandato. Capofila di Base Riformista, corrente che non vanta più nessun rappresentante nazionale, da agosto in poi si era ripetutamente scagliata contro i vertici del partito, accusati di non aver valorizzato la sua storia politica, le sue competenze e le sue capacità candidandola al plurinominale in un collegio quasi impossibile alle elezioni di settembre, quello di Ostia e Pomezia, dove infatti ha vinto il centrodestra senza troppi patemi.
VINCENZI VERSO IL GIUBILEO
Poi c’è la non ancora ufficiale, ma imminente nomina di Marco Vincenzi a vicecommissario per il Giubileo 2025. Presidente del consiglio regionale, non si è ricandidato alle prossime elezioni di febbraio e come molti altri si è messo a disposizione per portare voti al duo Mario Ciarla-Eleonora Mattia, la coppia scelta dal Campidoglio (quindi da Mancini) per entrare alla Pisana.
Movimenti che, secondo fonti in Aula Giulio Cesare, sarebbero dovuti a logiche di riposizionamento tra correnti in vista delle elezioni regionali e della ricerca delle preferenze oltre al timore di un ingresso in maggioranza di forze come Azione e Italia Viva (che sostengono D’Amato alla Regione Lazio) che scombinerebbero l’equilibrio delle presidenze di Commissione. Sono, dunque, giorni di fibrillazione per alcuni esponenti di Palazzo Senatorio alla vigilia di una tornata elettorale e di un congresso che, con ogni probabilità, andranno a disegnare nuovi equilibri del panorama dem della Capitale e della Regione”.
Un incontro, quello che si è tenuto nei giorni scorsi, che ha provocato non poche irritazioni tra gli altri esponenti della maggioranza Dem e tra gli alleati in Campidoglio, come quelli della Lista Civica Gualtieri.
Carmine Barbati, consigliere della Lista Civica, ha sottolineato che “c’è bisogno di compattezza perché i cittadini non sono interessati a polemiche tra correnti, partiti o gruppi, ma vogliono solo risultati”. Ad agitare gli animi di una parte della maggioranza, in particolare, l’attivismo della cosiddetta “corrente di Zagarolo”, animata dalla coppia dem Antonio Stampete e Yuri Trombetti, due consiglieri legati a Daniele Leodori.