Nel quarto game del secondo set di una finale che conduce per un set a zero, Rafa Nadal mette in fila quattro errori che mandano Casper Ruud sul 3/1. Tra il pubblico serpeggia il dubbio che forse anche l’infinito serbatoio di energie e di classe del maiorchino possa a un certo punto esaurirsi. Il norvegese non ha neanche il tempo di chiedersi se sarà vera gloria, che Nadal opera il controbreak. Ed è solo il primo degli undici game di fila che lo spagnolo inanella, per il suo trionfo numero 14: 6/3, 6/3, 6/0! Si sapeva che la finale correva il rischio di trasformarsi in un monologo dello spagnolo, perché Casper Ruud non poteva non considerarsi appagato da un risultato ampiamente superiore alle sue attese. Contro Nadal, con il quale ha condiviso allenamenti e giornate quando era un allievo della sua Accademia, la sfida era oggettivamente impossibile, sempreché non fosse intervenuto un fattore imprevedibile di natura fisica. Nadal, che sta giocando solo grazie a delle infiltrazioni al piede, a fine gara non ha fugato i dubbi sul futuro, ma in campo ha cancellato dubbi, sofferenze, malinconie sottili e interrogativi vari. Da quel fatidico 1/3, ha preso a giovare come quando aveva 25 anni. E contro un Nadal 25enne non c’è Ruud che tenga. Visibilmente emozionato, dopo quella che potrebbe essere l’ultima grande impresa in terra di Francia, Nadal ha ringraziato lo staff, il pubblico, i familiari e tutti coloro che gli danno ancora la forza di ritoccare la sua leggenda. In tarda mattinata anche il pubblico francese aveva potuto appagare le sue ansie di vittoria, perché le francesi Mladenovic e Garcia, dopo una partenza non proprio brillante, avevano superato al terzo set la coppia composta da Cori Gauff e Jessica Pegula. E l’Italia? Il bilancio azzurro è sostanzialmente positivo, perché c’è l’imprevedibile semifinale raggiunta da Martina Trevisan ad impreziosirlo. Tre italiani sono arrivati alla seconda settimana, con Giorgi e Sinner fermatisi negli ottavi. Per l’altoatesino, estromesso dall’ennesimo malanno fisico, dopo un primo set da cineteca contro Rublev, c’è tanto rammarico, perché davvero non era impossibile raggiungere l’ultimo atto della competizione, grazie anche a un tabellone compiacente. Da domani inizia la stagione sul verde, con i tornei di Stoccarda ed Hertogenbosh ad inaugurarla. All’orizzonte Wimbledon, che sarà senza atleti russi e bielorussi, ma anche senza punti ATP e WTA in palio. Intanto Lorenzo Musetti ha vinto il Challanger di Forlì, battendo al terzo set un ottimo Passaro: spicchi di azzurro nel grande giorno di Rafa Nadal.