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Multiservizi, giorni decisivi per il futuro di 4.000 lavoratori

Marco Battistini
Giovedì si è svolta una nuova mobilitazione in piazza e una ulteriore interlocuzione direttamente con il sindaco Gualtieri e il capo di gabinetto Albino Ruberti
Maggio 24, 2022

Giorni decisivi per il futuro della Multiservizi. L’amministrazione Gualtieri, almeno stando agli incontri fra il capo di gabinetto ed i sindacati, vorrebbe sostanzialmente confermare l’opzione scelta dalla Raggi della doppia gara. Ma potrebbe esserci uno spiraglio per la costituzione di una società in house.
Il Campidoglio aveva deciso di affidare il servizio attraverso la costituzione di una nuova società, una newco, sulla base della gara a doppio oggetto pubblicata nel 2020 dalla giunta Raggi: una soluzione da sempre osteggiata da sindacati e dai dipendenti che temono di essere esternalizzati e di non conservare il posto di lavoro. E proprio nei giorni scorsi l’idea di proseguire sulla falsariga della precedente amministrazione aveva fatto mandare su tutte le furie i rappresentanti dei lavoratori, oltre a lasciarli di stucco date le proteste contro quella stessa gara a doppio oggetto, portate avanti dal centrosinistra durante i cinque anni di consiliatura a cinque stelle. Giovedì si è svolta una nuova mobilitazione in piazza e una ulteriore interlocuzione direttamente con il sindaco Gualtieri e il capo di gabinetto Albino Ruberti

OLTRE 4000 DIPENDENTI

I lavoratori della Roma Multiservizi, società gestita da Ama e Comune di Roma, circa 4.000, si occupano del servizio integrato nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, della manutenzione del verde, del trasporto scolastico. Da anni l’affidamento va avanti a suon di proroghe e a luglio scadrà l’ultima gara ponte. Gli ultimi cinque anni sono trascorsi tra le proteste di lavoratori e rappresentanti sindacali contro la gara da 475 milioni di euro voluta dal M5S per la creazione di una società a capitale misto pubblico-privato.
Un bando finito male tra ricorsi e proteste, culminato con un tentativo di affidamento diretto a una nuova società, la NewCo Spa, anche questo bocciato dal Consiglio di Stato. Al momento la delibera Raggi che fissava la gara a doppio oggetto è ancora pendente il giudizio alla Corte di giustizia europea su un ricorso avanzato dalla stessa Multiservizi. Ad ogni modo la richiesta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil è chiara: allo scadere della proroga dell’affidamento prevista per luglio, si propone di procedere con l’internalizzazione dei lavoratori tramite una società in house. 
In questo senso dal Campidoglio dovrà arrivare una parola definitiva sulle sue reali intenzioni: accettare la proposta dei sindacati o tirare dritto. Una settimana è il tempo preso dall’amministrazione per decidere se intavolare una trattativa serrata con i sindacati. In caso di ‘No’ secco del Comune alla società in house, come promesso dalle organizzazioni sindacali, si arriverà allo scontro.

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