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La notte fonda della nostra economia, la guerra e la politica distratta. Le conseguenze del conflitto non risparmiano il territorio

Licandro Licantropo
Altro che lockdown. Intere filiere sono paralizzate dall’aumento esponenziale dei prezzi. In molti settori le consegne di materie prime sono addirittura bloccate
Marzo 12, 2022

Altro che lockdown. I danni economici che sta provocando il conflitto in corso in Ucraina stanno infliggendo un colpo troppo duro alla nostra già disastrata economia. Intere filiere sono paralizzate dall’aumento esponenziale dei prezzi. In molti settori le consegne di materie prime sono addirittura bloccate. A volte per tentativi da parte dei produttori di speculare sui futuri aumenti. Altre per impossibilità di approvvigionamento. L’aumento sconsiderato dei prodotti petroliferi, nell’evidenziare il carico fiscale sugli stessi, fa emergere anche la miopia dell’attuale governo incapace di trovare misure, almeno momentanee, per allievare la sofferenza di imprese e cittadini. E’ incredibile come difronte all’aumento sconsiderato di energia elettrica, gas e carburanti non si riesca a trovare un palliativo per cercare di superare questo momento nerissimo che allontana la paventata ripresa che avrebbe dovuto seguire la fine della pandemia.

LA POLITICA CHE NON VA OLTRE LA PREPARAZIONE DELLA PROSSIMA… ELEZIONE

Nel mare magnum di una notte senza fine la politica non fa altro che pensare a se stessa. Quella politica che ormai pare aver abdicato alla tecnocrazia il governo. L’esperienza Draghi insegna infatti che per alcuni partiti paga di più la deresponsabilizzazione rispetto alle grandi scelte. Meglio pensare alle prossime scadenze elettorali, accapigliarsi per qualche poltrona disponibile, studiare tattiche e strategie per assicurarsi i posti migliori. Più o meno quello che succede ovunque in provincia di Frosinone. Dal capoluogo alle stanze della Provincia si parla solo di prossime scadenze: la tornata elettorale per scegliere il successore di Nicola Ottaviani, l’elezione del successore di Antonio Pompeo alla guida della provincia e poi il gran ballo delle regionali. Una successione di eventi destinata a rivoluzionare gli attuali equilibri ma che “distrae” i protagonisti dai reali problemi che tutto il nostro territorio sta vivendo adesso. Con un senso di impotenza sempre più tangibile e preoccupante.

LO STRANO EFFETTO DEL BONUS RISTRUTTURAZIONI

Un pò d’ossigeno all’economia di tante piccole e medie imprese avrebbe dovuto darlo il tanto decantato superbonus per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico delle abitazioni. A giudicare dai numeri sbandierati da tutti i mezzi di informazione, dai report delle banche, dalle statistiche delle grandi imprese che hanno appaltato condomini piccoli e grandi ad oggi tutte le strade delle nostre città dovrebbero essere occupate da chilometri di ponteggi montati con tanto di lavori in corso. L’effetto visivo invece è molto lontano dalla rappresentazione del successo di questa misura che, in fondo, permetterebbe a tanti di rimettere a nuovo la propria abitazione senza rimetterci nulla. Non vorremmo che anche questa fosse un occasione persa e che in futuro se ne parlasse più per le frodi operate dai soliti furbi che per la valorizzazione e la rigenerazione urbana dei nostri centri

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