A breve inizieranno i 5.000 espropri per la costruzione della Bretella Cisterna Valmontone annunciati ad agosto 2022 presso la Prefettura di Latina e confermati nei giorni scorsi dal governatore del Lazio, Francesco Rocca. Ed è peraltro sul punto di essere conclusa la gara dell’appalto integrato per la realizzazione del primo tratto viario, ovvero quello che collega la strada provinciale Ariana e la strada provinciale Artena-Cori.
SISTEMA INFRASTRUTTURALE
L’inizio dei lavori è previsto per il mese di settembre 2024 per una durata di 30 mesi. Il costo dell’investimento è di circa 14 milioni di euro finanziati con il Fondo Sviluppo e Coesione. Tempi diversi e più lunghi, invece, per la Roma-Latina, il cui bando di gara è previsto per il prossimo mese di novembre con conclusione entro la primavera 2024. Per l’avvio del cantiere si dovrà attendere, probabilmente, la fine del 2025. Per le opere complementari sono stati stanziati circa 156 milioni di euro, riguardanti l’adeguamento della viabilità in via Apriliana, via Foce Verde, tangenziale di Latina, SR Arina (Lariano) e tangenziale di Labico. Si tratta di un primo significativo passaggio nella direzione del miglioramento delle infrastrutture locali. Un programma che dovrà portare anche alla realizzazione della Pedemontana di Formia, al completamento della Monti Lepini Latina-Frosinone e all’ampliamento del progetto della Roma-Latina fino a Fondi, giungendo ad una connessione capillare dell’intero territorio provinciale con la Capitale e l’alto Lazio.
COMITATO ALL’ATTACCO
Ad ogni modo sulla Cisterna-Valmontone non si prospetta un avvio semplice. Il comitato No Bretella è passato all’attacco. “Inizieranno a modificare il territorio ed a colare una marea di cemento e di asfalto su quelli che fino ad ora sono campi coltivati, vigne, uliveti, boschi, canneti, ecc … tutto quello che in una parola è il nostro territorio -tuona il comitato No alla Bretella Cisterna-Valmontone, e oltre alle conseguenze ambientali, naturali, economiche, occupazionali, ci saranno quelle climatiche. Non c’è giorno che non siamo testimoni passivi di scelte non nostre che ci stanno portando all’estinzione”. Si preannuncia un autunno caldo all’insegna della protesta.
“Noi del Comitato, oltre alla difesa del territorio, vorremmo anche dare la possibilità di un futuro vivibile ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Useremo tutte i mezzi legali a nostra disposizione per bloccare questa infame opera”, aggiungono. La nostra opposizione sarà sempre più dura. Non c’è spazio per il compromesso. Ormai sono passati più di 20 anni. Chi si oppone strumentalmente all’opera è solo aria fritta. Noi non dimentichiamo”. Posizione diametralmente opposta quella del sindaco di Cisterna, Valentino Mantini. “Sarà un segno tangibile di un’opera che andrà a decongestionare il traffico dai mezzi pesanti e consentirà il veloce e funzionale raggiungimento della rete autostradale -ha affermato Mantini– e ricadute economiche per la nostra comunità e per l’intero territorio della parte nord della Provincia pontina sono evidenti, così come la possibilità di mettere Cisterna al centro della logistica, data l’importante presenza del nostro Polo Industriale. Non appena avremo certezza del numero degli espropri fatti e di quelli da fare, organizzeremo un incontro pubblico aperto alla cittadinanza che insieme all’Amministrazione comunale darà forza e sostegno alla realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone”.