Da questa mattina le trattative della campagna acquisti avranno modo di vestire i crismi dell’ufficialità. Cominciano i due mesi che cambieranno il volto delle 20 partecipanti al campionato cadetto e la sensazione, confermata dalle parole del presidente Stirpe, è che per il Frosinone sarà un’estate di grandi cambiamenti. Una piccola rivoluzione, per completare un processo di ringiovanimento e per dare alla squadra quel piglio sbarazzino indispensabile per correre, lottare e… volare più in alto di chi sul tavolo metterà tanta tecnica e un congruo numero di giocatori importanti. Il massimo dirigente giallazzurro ha fissato ad 8 il numero dei club che ai nastri di partenza poggeranno le proprie ambizioni su organici più strutturati e più completi. Il campionato da poco concluso ha però ribadito per l’ennesima volta che la “starting list” talvolta viene smentita, in modo anche clamoroso, dai verdetti del campo. Il Parma dei grandissimi nomi e, diciamolo pure, dei grandi stipendi, non ha mai trovato le giuste alchimie e si è ritrovato a lottare spalla a spalla con club che avevano speso un decimo del budget ducale. Sono le stranezze del calcio, quelle apparenti contraddizioni che lo rendono diverso da tutti gli altri sport. Nel calcio uno più non sempre fa due. Questo lo sa il Frosinone e lo sanno le altre protagoniste, smaniose di dar sfogo alle proprie ansie di conquista. La piccola rivoluzione è comunque già iniziata, perché di fatto sono già 6 i nuovi giallazzurri: il nome di grido è Lucioni, che sarà chiamato a far da chioccia a un pacchetto arretrato giovane e a richiamare tutti al concetto della praticità quando i “Pindaro” in pantaloncini voleranno oltre le logiche un po’ anguste del risultato. Con lui ecco il terzetto di provenienza Sassuolo: il portiere Turati, l’attaccante Luca Moro e il fantasista Ciervo. Turati è del 2001 ed ha collezionato 21 presenze nello scorso campionato con la Reggina. È un portiere tecnicamente validissimo ed ha già indossato la maglia della Nazionale Under 21. Ciervo ha già conosciuto il massimo campionato con la Roma: talento precoce, deve ritrovare il campo e con esso le sensazioni giuste, dopo una stagione in cui ha fatto fatica a conquistarsi spazio e attenzioni nel brioso Sassuolo di Alessio Dionisi. Dulcis in fundo Moro, uno che fa gol con disinvoltura. Vero che si parla di serie C e tornei giovanili, ma certe medie realizzative non si ottengono mai per caso e la speranza che il giovanotto ripeta le prodezze anche in B non poggia su basi friabili. Tre arrivi importanti e finalizzati a quel processo di valorizzazione dei talenti che sarà centrale nelle strategie future del club ciociaro. Anche Monterisi, difensore che arriva in prestito dal Lecce, ha avuto in sorte un esordio in A in età acerba, per poi immagazzinare minuti ed esperienza in C, con l’Andria. Ora dovrà dimostrare di essere valido anche nel contesto del campionato cadetto. Per Kujabi, proveniente dalla Torres, bisognerà attendere che l’iter per l’acquisizione della cittadinanza italiana si completi. È però certo che anche lui fornirà a Fabio Grosso e al Frosinone quel mix di tecnica ed entusiasmo indispensabile per centrare i risultati auspicati: non già il vertice della classifica, ma una colonna sinistra fatta di imprese, bel gioco ed entusiasmo. Insomma, il Frosinone, che oggi si radunerà a Ferentino per poi trasferirsi da domani a Fiuggi, ricomincia… da sei, le novità già acquisite di un intrigante nuovo corso.