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Igiene urbana, i comitati di quartiere: “No alla soppressione del nucleo decoro”

Marco Battistini
I comitati chiedono spiegazioni riguardo la decisione di riorganizzare il nucleo per attribuire e ripartire le sue funzioni ai gruppi territoriali della Polizia locale.
Novembre 17, 2022

Trenta comitati cittadini, provenienti da tutto il territorio romano, si riuniscono per chiedere di non sopprimere, bensì di potenziare, il Nucleo ambiente e decoro. Una necessità dettata dalle condizioni in cui spesso versano le vie della Capitale: da rifiuti di ogni tipo ammassati per le strade a vere e proprie discariche a cielo aperto, anche a due passi da monumenti storici del centro di Roma. Una situazione che i cittadini conoscono bene, e che, secondo i comitati di quartiere, gli agenti del Nad stavano aiutando a contrastare. Per questo, è stata inviata una lettera, in formato email, firmata dalla rete dei comitati di Roma e indirizzata al sindaco Roberto Gualtieri, all’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, al presidente della commissione Ambiente Giammarco Palmieri e al comandante generale della polizia locale, Ugo Angeloni, per chiedere spiegazioni della decisione di riorganizzare il nucleo per attribuire e ripartire le sue funzioni ai gruppi territoriali della Polizia locale.

I DATI SUI RIFIUTI

“Chi è dentro un comitato di quartiere, chi si occupa di territorio, conosce bene il Nucleo ambiente e decoro, o Nad: un gruppo che nasce dalla Polizia Locale di Roma, e che si occupa da anni di ambiente e decoro in modo molto efficiente”, spiega Simonetta Marcellini, del comitato Emergenza Trastevere. A dimostrazione del valore aggiunto portato dal gruppo, nella lettera vengono forniti alcuni dati: “In quattro anni di operatività il Nad ha consentito al Comune di elevare quasi 32 mila multe per scarico illecito di rifiuti. Solo nel 2020 – prosegue la lettera – a fronte di sole 39 sanzioni elevate dai 15 gruppi territoriali di polizia municipale, nel complessivo pari a circa 6 mila agenti, il Nad ha irrogato 6361 sanzioni, ovvero il 99,3 per cento. Quindi – sottolineano i comitati – i quindici gruppi del corpo di polizia municipale di Roma, ciascuno dotato di una sezione dedicata ai fenomeni di degrado urbano, hanno comminato un totale di 39 sanzioni per un ammontare complessivo di 1.950 euro. Di contro, 28 poliziotti che costituiscono il Nad hanno emesso 6361 sanzioni per violazione delle norme sul conferimento dei rifiuti, sulle 6400 complessive”.

RECUPERO DECORO URBANO

“Pensavamo che, viste le problematiche di questa città e di questo territorio, questo gruppo venisse incrementato in qualche modo”, aggiunge Marcellini. I comitati cittadini, infatti, sottolineano l’abbandono indiscriminato di rifiuti e la necessità di un cambio di passo riguardo il recupero del decoro urbano, per superare situazioni che ormai assumono il carattere di una vera e propria emergenza sanitaria. “Scopriamo invece che il sindaco – spiega la residente – insieme al comandate della polizia urbana, ha deciso di scioglierlo e integrarlo all’interno della polizia municipale. Non capiamo perché un fiore all’occhiello che abbiamo debba scomparire. Vorremmo delle risposte”. L’ipotesi di una riorganizzazione dei Nad nei gruppi territoriali, infatti, scrivono i rappresentanti dei comitati di quartiere, “inficerebbe le operazioni di indagine eseguite dal nucleo su tutto il territorio capitolino”.
“Per questo – afferma la rappresentante del comitato Emergenza Trastevere – ci siamo mobilitati circa un mese e mezzo fa”. Nella rete dei comitati di Roma viene rappresentato tutto il territorio di Roma. Ogni quartiere – spiega Marcellini – ha le sue criticità e necessità, ma su questo ci siamo trovati tutti d’accordo. Questa decisione che è stata presa, per noi ha un sapore estremamente politico. Il Nad nasce per volontà dell’amministrazione Raggi, che lo ha posto alle sue dipendenze, dotandolo, quindi, di autonomia. Nel cambio di giunta, sembra che questa decisione presa dal sindaco sia stata una decisione più politica che altro. Altrimenti non si spiega”, sottolinea Marcellini. L’invito fatto all’amministrazione, come spiegato nella lettera, è di “valutare un sostanziale potenziamento del Nad, affinché possa continuare a coordinare le attività di tutela ambientale, anziché la soppressione”. “Non avendo un’assistenza come quella che abbiamo avuto finora, temiamo che il territorio venga a soffrirne”, conclude l’attivista di comitato Emergenza Trastevere.

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