Roma

Gualtieri e la sua giunta nel mirino del vertice dem, termovalorizzatore sempre in bilico

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

L’obiettivo della giunta Gualtieri non cambia: il termovalorizzatore si deve fare. Il sindaco Gualtieri è stato perentorio. “La raccolta differenziata è il pilastro della gestione del ciclo dei rifiuti. Più si differenzia, più siamo in grado di riciclare e riusare. La comunicazione e la sensibilizzazione dei cittadini su questo tema -ha commentato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri– sono tasselli fondamentali per renderci tutti soggetti attivi dei cambiamenti necessari per rendere Roma una città sempre più virtuosa. La raccolta differenziata oggi si attesta a circa il 46% del totale ed è tornata a crescere. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la quota del 60% entro il 2028 ma crediamo anche che questo risultato si possa ottenere anche entro la fine della consiliatura.

Con gli 8 nuovi centri di raccolta prevediamo che entro il 2026 i cittadini che saranno serviti da tipologie di raccolta di prossimità e porta a porta, passeranno dal 33% al 45%. Accanto a questo, la costruzione del Termovalorizzatore sarà il modo migliore di utilizzare la parte di rifiuti non riciclabile, usandola per creare energia”. Anche l’assessore Sabrina Alfonsi sembra essere categorica: “Non c’è nessuna possibilità di cambiare le dimensioni dell’impianto”, in particolare perché “il dimensionamento è il frutto di studi confluiti nel Piano dei rifiuti e siamo in una fase in cui la commissione sta lavorando all’analisi del progetto presentato da Acea”. 

LA DOPPIA VERITA’

Annalisa Corrado, nuovo responsabile Ambiente del Pd ha però nei giorni scorsi espresso non poche perplessità sull’operazione. In tanti del nuovo corso dem non vedono di buon occhio la realizzazione dell’impianto. “Sono ancora contraria al termovalorizzatore”, ha spiegato l’esponente dem ecologista: “Il progetto del termovalorizzatore andrà avanti, ma almeno rimoduliamolo”. Corrado ha evidenziato di aver incontrato più volte l’assessore del Comune di Roma al Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi: “Stiamo continuando a collaborare, molti di noi, di Roma Futura, sono in consiglio e in giunta. La scelta del termovalorizzatore è stata presa prima del congresso, prima dell’elezione di Elly. L’idea adesso è quella di potenziare il più possibile la parte precedente al termovalorizzatore, dunque la raccolta differenziata, i biodigestori, sensibilizzare la città, potenziare il ciclo circolare dei rifiuti. Abbiamo anche chiesto di rivedere il progetto”.

Carmine Barbati Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina della Lista Civica Gualtieri Sindaco, ha a sua volta chiesto chiarimenti sul termovalorizzatore. “Nel ribadire quanto da me dichiarato in precedenza, il termovalorizzatore è un’opera fondamentale per Roma, che cambierà il volto della città e consentirà di chiudere il ciclo dei rifiuti, evitando che Roma mandi i propri rifiuti in altre regioni. Quando si parla di progetti strategici, è giusto che il dialogo non venga meno ma è altrettanto giusto che i cittadini abbiano certezze -ha dichiarato Carmine Barbati– il sindaco Gualtieri ha fin da subito individuato le condizioni per rendere il progetto sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale: utilizzo di tecnologie di ultima generazione e nessuna discarica di servizio nell’area che ospiterà l’impianto. In più, il termovalorizzatore non sostituirà né esclude la raccolta differenziata ma anzi andrà ad integrarla, come previsto dal Piano rifiuti approvato dal Sindaco. Le polemiche sul mancata attenzione per l’economia circolare, quindi, sono prive di fondamento”. Insomma si va avanti sul doppio binario dei favorevoli e contrari dentro la stessa coalizione. Resta da vedere fino a quando il sindaco Gualtieri riuscirà a tenere la barra dritta verso quella che sarebbe la più grande opera pubblico-privata degli ultimi decenni. Almeno a Roma.

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