Gli uomini di Draghi ‘commissariano’ Roma Capitale. Almeno sul piano finanziario. Come? Attraverso la società “Giubileo 2025”, che gestirà 1,4 miliardi di euro stanziati dal governo in quattro anni. Parte di fatto l’operazione Giubileo 2025, evento faro del primo mandato del sindaco Gualtieri. Tutti gli sforzi dell’amministrazione capitolina sono concentrati su un appuntamento di straordinaria importanza per Roma. La gestione della macchina organizzativa sarà affidata ad una società interamente controllata dal Ministero dell’Economia.
Il capitale sociale sarà pari a 5 milioni di euro agirà come soggetto attuatore e da stazione appaltante per la realizzazione degli interventi e l’approvvigionamento dei beni e dei servizi utili ad assicurare l’accoglienza e la funzionalità del Giubileo”.
LE NOMINE DIVISE FRA IL PREMIER E GUALTIERI
Già decisi i vertici. Draghi ha deciso di scommettere sull’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante. Sarà lui il presidente della società, manager stimato dal capo del governo, ma anche in maniera trasversale dai partiti. Il resto del consiglio d’amministrazione sarà composto da persone scelte da Gualtieri, che è stato nel ‘II ministro dell’Economia.
Per il ruolo di amministratore delegato sarà invece Marco Sangiorgio. Per il Cda spazio a Alessandro Tonetti, che di Cassa depositi e prestiti è il vicedirettore generale. Completano il cda due donne. La prima è Nunzia Vecchione, sorella dell’ex numero del Dis e Ivana Guerrera, proveniente dal Mef. Il compenso per i cinque dirigenti sarà di 29 mila euro lordi annui per il presidente e di 16 mila per gli altri membri del cda. Soldi che potrebbero prevedere anche una parte variabile legata agli obiettivi raggiunti in questi anni. Nel dpcm si fa anche riferimento alla nomina del collegio sindacale.
Tre sindaci effettivi (Antonella Carrù, Eugenio Madeo e Cinzia Simeone) e due supplenti (Filippo Barbagallo ed Emanuela Capobianco). Il compenso per loro varia da una base di 22.000 a 16.000 euro annui, sempre lordi.
A vigilare su tutto sarà la Ragioneria dello stato. Salvo intoppi nei bilanci, “Giubileo 2025” chiuderà i battenti il 31 dicembre 2026.