Si è da poco conclusa, a Gerusalemme, la gara di salto in altro dei campionati europei under 18 di atletica leggera. A vincere è stato l’attesissimo Mattia Furlani, 17enne reatino balzato agli onori della cronaca sportiva per i suoi strabilianti risultati nel lungo e nell’alto. Solo due giorni fa, Mattia, figlio d’arte perché il papà saltava in alto fino alla quota di 2,27, si era aggiudicato la medaglia d’oro nella gara del lungo con un incredibile 8,04. Per chiarire quanto valga una simile misura a 17 anni, basti pensare che Carl Lewis, “il figlio del vento” alla stessa età non aveva ancora varcato la soglia degli 8 metri. La cosa stupefacente è che Mattia nel lungo ha disputato soltanto 6 gare ufficiali, e di conseguenza la sua tecnica di salto risulta ancora un po’ rozza. Pensare in prospettiva, fa pertanto… girare la testa. Contentiamoci per ora del presente, un presente meraviglioso, perché il giovanissimo reatino ha centrato l’oro anche nell’alto, disciplina che invece frequenta da qualche anno. Trovatosi in difficoltà sulla quota di 2,13, superata solo al terzo tentativo, Mattia ha messo tutti d’accordo quando l’asticella è stata posta alla misura di 2,15. Furlani è stato il solo dei 5 atleti rimasti in gara a valicare la quota e così il sogno del doppio oro si è tradotto in realtà. Per Furlani c’è stato poi un tentativo vano a 2,20, ma con la medaglia d’oro già al collo il giovane talento laziale non ha trovato la spinta giusta per realizzare il suo nuovo personale. Su Mattia Furlani si stanno concentrando le attenzioni di tutti gli addetti ai lavori dell’atletica leggera, perché un talento così precoce non si vedeva da tempo, non solo in Italia. Per lo sport azzurro in verità è un momento davvero speciale, se si pensa anche a Benedetta Pilato, che a 15 anni ha stabilito il primato del mondo dei 100 rana ed ora, a 16, si è laureata campionessa del mondo nella distanza doppia. E nel tennis, non considerando Sinner, ormai tra i migliori 10 del mondo a meno di 21 anni, avanzano Nardi, Gigante e Zeppieri. Nel ciclismo, ecco Lorenzo Germani, roccaseccano che ora vive in Francia, capace di conquistare il titolo italiano under 23 a soli 20 anni. Insomma, giovani talenti crescono. Crescono e fanno sognare un Paese che nello lo sport ha spesso trovato motivo di orgoglio e di riscatto.