I rumors di mercato si rincorrono e tengono banco per le strade e nei bar, ma il Frosinone ha il dovere di concentrarsi sulla prima sfida di questo 2025. Allo Stirpe arriva la Cremonese, compagine che non fa mistero di puntare al ritorno in A e che nel girone d’andata ha assecondato solo in parte le proprie aspirazioni. Un organico importante, ingaggi rilevanti e giocatori che sulla carta dovrebbero fare la differenza: tutto ciò non è avvenuto, sebbene i grigiorossi navighino nella parte nobile della graduatoria. Il quarto posto occupato sembrerebbe appagare in qualche modo le aspirazioni di agosto, ma a ben guardare il distacco dalla seconda piazza, che dà diritto all promozione diretta, è davvero molto consistente: 13 punti.
Può pertanto dirsi, pur con la consueta prudenza che deve accompagnare ogni previsione legata al torneo cadetto, che ormai il treno per la A diretta sia transitato, con tre soli passeggeri: Sassuolo, Pisa e Spezia, la sola concreta alternativa alle attuali prime due della classe.
La Cremonese potrà inseguire il suo traguardo solo attraverso i playoff, dopo il valzer di allenatori che non ha cambiato la sostanza di una stagione sin qui contraddittoria.
Stagione tribolata a dir poco anche quella del Frosinone, che, come il presidente Stirpe temeva, ha purtroppo pagato il contraccolpo psicologico della retrocessione beffarda maturata proprio all’ultimo minuto dello scorso campionato di serie A. Dopo la sfortunata gestione Vivarini, il giovane tecnico Leandro Greco sembra aver trovato la quadratura del cerchio e la squadra ha lasciato il malinconico ultimo posto solitario per scalare, ad oggi, tre posizioni. Negli auspici del popolo giallazzurro deve essere solo l’inizio di una risalita che dovrebbe portare alla colonna sinistra. Con molto senso della realtà però Greco richiama tutti alla necessità di procedere passo dopo passo. Oggi il passo da compiere si chiama Cremonese, e per cercare di affondare la corazzata lombarda il trainer capitolino non avrà a disposizione rinforzi della campagna acquisti di gennaio. Rispetto alla gara con la Juve Stabia, chiusasi con un pareggio esterno comunque prezioso, è stato recuperato Pecorino, ma come i tifosi ciociari ben sanno, si è fermato Marchizza, per un intervento di pulizia del menisco che lo terrà lontano dai campi per un periodo che lo stesso terzino ha auspicato breve.
Di certo domenica non ci sarà ed allora è possibile ipotizzare che davanti ai tre di difesa, che saranno Biraschi, Monterisi e uno tra Bracaglia e Lusuardi, possano agire sulle corsie i fratelli Oyono.
Nel cuore del centrocampo Gelli e Darboe, con Begic a fare da trequartista dietro le punte, al momento non semplici da individuare. Quattro giocatori si giocano infatti le due maglie a disposizione: tra Pecorino, Ambrosino, Tsadjout e Partipilo due saranno in campo dal primo minuto.
All’andata, allo Zini, fu match dai due volti: buon primo tempo dei ciociari, che però non riuscirono a concretizzare la loro superiorità sul piano della manovra, e ripresa grigiorossa, con il gol di Vasquez a scrivere il risultato finale.
Stavolta si spera che l’esito possa essere opposto, perché 3 punti contro la Cremonese darebbero al Frosinone uno slancio importante e consentirebbero senza dubbio di guadagnare ulteriori posizioni. Arbitra Ferrieri Caputo, fischio d’inizio alle ore 15 di domenica.