Dopo aver ribadito in modo sin troppo esplicito la propria idiosincrasia ai viaggi, il Frosinone ritrova il conforto delle mura amiche e ad esse chiede aiuto per cercare l’impresa. Tale sarebbe infatti, alla luce dell’attuale graduatoria, una vittoria contro la Cremonese, che a 5 turni dal termine veleggia solitaria in testa al campionato cadetto. Se i grigiorossi cercano punti utili a tenere a bada la muta di inseguitrici ansiose di ristabilire le gerarchie, il Frosinone non può più sbagliare perché il posto nei playoff è ora decisamente meno blindato di qualche settimana fa.
Sul collo dei canarini c’è il fiato del Perugia, che come i ciociari fatica a far gol ma almeno ha mosso la sua classifica con un paio di pareggi, riducendo da 5 a 3 punti il margine da colmare. Per questo confronto con la capolista, Grosso non ha bisogno di sfogliare la classica margherita: sono davvero poche le soluzioni, a ragione di contestuali e pesanti indisponibilità. Gli infortuni, da qualche settimana a questa parte, stanno oggettivamente condizionando le scelte del tecnico e le potenzialità della squadra. Certi sacrifici del mercato di gennaio, alla luce di quanto sta accadendo, si stanno rivelando particolarmente dolorosi, ma certo non si poteva ipotizzare un cosi consistente numero di giocatori “ai box”. Fabio Grosso in conferenza ha potuto insolitamente anticipare le proprie scelte e cosi sappiamo che a difendere l’onore calcistico del club ciociaro saranno, davanti all’estremo difensore Minelli, ormai nuovo titolare, agiranno Brighenti, Sziminsky, Gatti e Cotali; a centrocampo l’unico dubbio, perché uno tra Rohden, Ricci, Lulic e Boloca partirà dalla panchina. In avanti un tridente obbligato e senza punte pure: Canotto, Ciano e Zerbin.
In panchina tanti giovani, ansiosi di dimostrare il diritto d’albergo nel prestigioso palcoscenico del torneo cadetto. Nelle fila del club lombardo alcuni ex che non hanno lasciato un segno particolare, come Casasola e Valzania, ma anche il più grande degli ex, Daniel Ciofani, giocatore più prolifico della storia giallazzurra. Trovarsi il ragazzone abruzzese dall’altra parte della barricata è senza dubbio un’emozione speciale, anche se sono passati quasi tre anni dal suo approdo a Cremona. Chissà quale subbuglio interiore proverà lui, al ricordo delle tante imprese compiute in maglia canarina: il gol al Milan, in una stagione chiusa con 9 reti nella massima serie, e le tante reti decisive nei due vittoriosi campionati di serie B. In tutto Daniel ha segnato 73 gol in maglia giallazzurra, 14 dei quali in serie A. E proprio la ricerca del gol sta diventando per il Frosinone un dilemma della sfinge, un 8000 metri da scalare.
Tante, troppe occasioni propizie gettate al vento, quel bizzoso vento del calcio che oggi potrebbe decidere di spirare dalla parte dei ciociari. Allo Stirpe, da un po’, Gatti e compagni hanno preso la buona abitudine di mettersi in tasca i tre punti e non vogliono fare eccezioni nemmeno per la capolista. Fischio d’inizio alle 16.15, dirige Abisso.