Istituita dalla Provincia di Latina 16 anni fa per dare supporto e sostenere le produzioni cinematografiche, tv e spot nel territorio pontino, ora rischia di scomparire.
La Fondazione Latina Film Commission non sembra godere di grandi attenzioni, e la sua attività è un mistero. Tra i rilievi inviati lo scorso anno dalla sezione regionale della Corte dei Conti alla Provincia di Latina vi era quello di “effettuare una valutazione dell’interesse pubblico al mantenimento della partecipazione nella Fondazione Film Commission, atteso che, la stessa non svolge alcun tipo di attività”.
Ed in effetti nella propria relazione la Provincia medesima ha confermato che “non svolge praticamente alcuna attività”. Le risorse scarseggiano e la Latina Film Commission rischia di scomparire.
Nel settembre 2021 è stata lanciata una petizione “per chiedere un sostegno che protegga la Cultura Cinematografica in provincia di Latina e permetta alla Latina Film Commission di continuare ad essere un referente locale competente con cui poter interloquire”.
Furono raccolte oltre 2.000 firme, indirizzate ai vertici della Regione Lazio e della Provincia ma anche alle istituzioni nazionali ed europee. Nulla però sembra essere cambiato in questi ultimi mesi.
La Provincia ha deliberato il mantenimento della Fondazione Latina Film Commission, “nei limiti consentiti dalla Legge n. 56/2014, proponendo ai Comuni interessati un servizio in forma associata attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa”.
Nel documento unico di programmazione della Provincia di Latina (2022-2024) si sottolinea l’importanza della Fondazione, senza però un chiaro riferimento alle possibilità di rilancio.
“Il ruolo svolto dalla Fondazione, caratterizzato da professionalità e dedizione, nonché con un raggio d’azione aperto e attento ad esaltare le peculiarità del bacino territoriale, ha fatto registrare numerose richieste da parte di registi e sceneggiatori di fama internazionale, interessati ad ambientare i propri progetti nella Provincia – si legge nel documento – la nuova mission deve trovare formale partecipazione con i Comuni aderenti del territorio tramite un apposito protocollo d’intesa che delinei, in particolare, il supporto e i compiti di coordinamento che la Provincia dovrà espletare nel rispetto della nuova identità istituzionale alla stessa attribuita dalla riforma Delrio, nonché l’eventuale la partecipazione dei comuni al miglioramento del livello di efficienza, efficacia ed economicità dei servizi offerti”.
Restano gli interrogativi sul come debba espletarsi la partecipazione dei Comuni alla Fondazione. Tutto sembra rinviato sine die. Intanto la Fondazione c’è ma non ha soldi e non fa niente.