Senza un attimo di tregua, uno stress-test continuo per il Partito Democratico. Questa sera al Dream Cinema è in programma una manifestazione con il Governatore Nicola Zingaretti, i consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti, il presidente della Provincia Antonio Pompeo, il segretario regionale, senatore Bruno Astorre, quello provinciale Luca Fantini. Inutile dire che ci sarà anche Francesco De Angelis, inizialmente in platea, poi si vedrà. Potrebbe salire sul palco insieme a Memmo Marzi, per lanciare la campagna elettorale. Zingaretti e Astorre stanno facendo capire all’intero partito provinciale che per il capoluogo non ci si può nascondere. E che non candidarsi equivale ad una diserzione politica. Prima la doppia telefonata a Marzi, adesso un evento sulla ripartenza del Lazio e di Frosinone che si intreccia con i venti elettorali. Ma dopo le comunali di Frosinone si aprirà subito la “finestra” della presidenza della Provincia. Spifferi in agguato.
Il secondo mandato da presidente scade il 31 ottobre. Tra poco più di sette mesi: Antonio Pompeo non potrà concorrere ancora, ma c’è la grande incognita della data delle prossime elezioni del presidente. Vanno convocate entro novanta giorni dalla scadenza. Cioè entro fine gennaio. Antonio Pompeo potrebbe decidere di provare a prendersi tutti quei novanta giorni. Per una ragione ovvia: restare in carica il più possibile in vista della candidatura alle regionali. C’è un effetto collaterale da non sottovalutare però: in questo modo saranno (quasi) automaticamente tagliati fuori dalla candidatura alla presidenza i sindaci di Cassino (Enzo Salera) e Isola del Liri (Massimiliano Quadrini). Perché alla presidenza della Provincia possono essere candidati sindaci che abbiano davanti almeno diciotto mesi di mandato (un anno e mezzo). Sia Salera che Quadrini sono stati eletti a maggio 2019: il mandato scade a maggio 2024 e vuol dire che, passato novembre, hanno meno di diciotto mesi davanti. Di conseguenza, o le elezioni si tengono entro novembre oppure Salera e Quadrini sono fuori. Entrambi puntavano a questa carica. Innanzitutto il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini, che quest’anno ha dovuto ingoiare il rospo dell’elezione a consigliere provinciale, proprio nel Pd, di Antonella Di Pucchio (fedelissima di Pompeo). I due sono avversari storici a Isola Liri. Quanto ad Enzo Salera, il sindaco di Cassino deve destreggiarsi un giorno sì e l’altro pure nel complesso puzzle del consiglio comunale della città martire. E la storia delle firme false e del voto di scambio ha finito di avvelenare il clima già irrespirabile della sua amministrazione. Non sarà semplice nemmeno per uno squalo come Francesco De Angelis evitare che la situazione possa esplodere.
GROVIGLIO DI DATE E DI AMBIZIONI
Ma c’è da tenere presente anche la situazione al Comune di Ferentino, dove si voterà nella primavera del 2023, come per politiche e regionali. Un groviglio di date e di coincidenze politiche da far tremare i polsi. Anche a Ferentino Antonio Pompeo è al secondo mandato (questa volta da sindaco). Ma al Comune da mesi la situazione si è terribilmente complicata. A sindaco potrebbe voler tornare a candidarsi Piergianni Fiorletta. Sostenuto da quel Luigi Vittori al quale Pompeo ha revocato la delega divicesindaco a dicembre (poi Vittori ha rassegnato le dimissioni anche da assessore). La sola ipotesi di una candidatura a sindaco di Fiorletta, mentore di Francesco Scalia e dello stesso Antonio Pompeo (un tempo), rappresenta una spina nel fianco per l’attuale presidente della Provincia e primo cittadino di Ferentino. Il quale venerdì ha provveduto a nominare Giuseppe Virgili nuovo assessore… alle strisce blu (in realtà manutenzione e decoro urbano dopo che gli era stata promessa la delega ai lavori pubblici). Da considerare che Virgili, al peggio non c’è mai fine, era stato tra gli avversari di Pompeo, come candidato sindaco, nel 2018.
L’attuale sindaco che conserva nelle sue mani una decina di deleghe pesantissime (caso forse unico in Italia) dovrà decidere su quale candidato sindaco puntare: non è una scelta semplice. Se davvero Piergianni Fiorletta sarà della partita, si prevede un “derby” senza esclusione di colpi. Nella primavera del 2023 Pompeo si gioca tutto: comunali di Ferentino, e regionali. Il punto è esattamente questo. Alle regionali Antonio Pompeo dovrà vedersela con i due consiglieri uscenti, Mauro Buschini e Sara Battisti. Partita complicatissima. Gli accordi con Francesco De Angelis potrebbero non bastare. I due si sono divisi le sfere di influenza sulla candidatura a sindaco di Frosinone (De Angelis) e su Ferentino (Pompeo), hanno definito insieme il quadro delle candidature al consiglio provinciale, ma di più non potranno fare. Le regionali sono e restano un terno al lotto, dove è proibitivo fare previsioni. Ma al di la di tutto questo resta il fatto che per alcuni la politica è solo un eterno gioco autoreferenziale teso a perpetuare il potere, le prebende e gli incarichi per gli amici. E di chi sceglie di stare nel cerchio magico.
L’emergenza rifiuti di Roma farà riaprire Roccasecca?
La cronaca di Roma del Corriere della Sera lo ha chiaramente fatto intendere ieri. Sarà con tutta probabilità Roccasecca a togliere ancora una volta le castagne dal fuoco ai problemi della capitale e del Lazio con lo smaltimento dei rifiuti. Dopo il pasticciaccio della discarica di Albano chiusa per la mancanza delle fideiussioni per il post-mortem sarà la Mad attraverso l’attivazione del V Bacino a dare una mano a Gualtieri e Zingaretti che ben presto potrebbero trovarsi la capitale in piena emergenza. D’altronde Vito Consoli, Direttore della Direzione Regionale Ambiente lo aveva detto chiaramente in audizione presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l’11 gennaio scorso. Nel verbale si legge che nelle more della trasformazione della discarica di Magliano Romano (se ci sarà il consenso territoriale) sono in corso interlocuzioni con la società Mad per l’attivazione del Bacino V della discarica di Roccasecca in grado di raccogliere 450.000 metri cubi di rifiuti. Nel verbale si specifica poi che sono in corso di risoluzione alcune problematiche di carattere finanziario amministrativo e che dopo 70 giorni dalla risoluzione di tali problematiche è possibile l’avvio dei conferimenti. Stranamente, parlando di Roccasecca, non si fa nessun cenno al consenso territoriale che sembrerebbe necessario invece per l’apertura di Magliano Romano…