Fratelli d’Italia è stato il partito che più di ogni altro ha sposato la battaglia per il contrasto all’erosione a Latina. Fabrizio Ghera capogruppo di FdI alla Regione Lazio e Andrea de Priamo senatore FdI solo pochi mesi fa avevano assunto una posizione molto chiara, chiedendo alla Regione Lazio provvedimenti urgenti.
“Da troppi anni ogni ondata di maltempo ha conseguenze disastrose sulle coste Lazio ed ogni volta torniamo a sollecitare al Comune di Roma e alla Regione Lazio interventi di contrasto delle forti correnti marine, che puntualmente non vengono effettuati o sono realizzati parzialmente, male e con tecniche obsolete. Di fronte allo scempio compiuto in queste ore dagli eventi atmosferici è necessario riconoscere lo stato di calamità alle località colpite. Fondi ingenti necessitano in tempi brevi, per ripristinare le strutture distrutte e sostenere gli imprenditori balneari che hanno subito danni, ma anche per la riqualificazione e la salvaguardia delle bellezze naturali, affinché possano essere attrattive di un turismo rispettoso dell’ambiente e funzionale al rilancio del sistema economico del litorale laziale.” Così in un comunicato i due esponenti del partito della Meloni.
INTERVENTI RITARDATI A LATINA
Secondo gli studi tecnici dell’area Difesa del suolo della Regione Lazio in soli 10 anni è andato perso l’80% dell’arenile romano, con un conseguente danno di circa 11 milioni di euro. Diversi tratti di lungomare romano e pontino sono stati completamente divorati dall’erosione, perdendo così numerosi tratti di spiaggia.
La situazione dell’erosione della costa romana non può che allarmarci. È da diverso tempo ormai che viene invocata un’indagine approfondita sulla questione della linea di costa e, più in generale, uno studio scientifico relativo alla questione ambientale nella città di Latina. Secondo alcuni studi, infatti, entro il 2050 l’erosione farà sì che la nuova linea di costa corrisponda a quella dei laghi che guardano verso il mare (Fogliano, Caprolace, Lago di Paola).
La Regione Lazio, per arginare il fenomeno dell’erosione costiera, relativamente alla spiaggia del capoluogo, aveva stanziato 1.100.000 euro per il triennio 2019/2021 e previsto ulteriori 5.500.000 euro per il completamento di opere di protezione nel tratto tra Capo Portiere e Foce Verde, interventi di opere di ricostruzione, mediante ripascimento delle spiagge e delle strutture dunarie preesistenti, integrate con eventuali opere di contrasto all’erosione e di riassetto organico del lungomare, delle foci armate e delle opere portuali laddove interferenti e l’impiego di cave marine per la sabbia. Ci sono voluti tre anni per assistere al via libera del progetto di completamento delle opere di protezione del litorale. Un intervento urgente che ci si augura possa essere realizzato almeno per salvaguardare la stagione balneare del 2023.
Si chiama Piano della costa il nuovo strumento di pianificazione e programmazione di cui il Comune di Latina intende dotarsi per lo sviluppo sostenibile dell’economia del mare. Previsto negli interventi del progettone Latina anche città di mare, volano di riqualificazione urbana, finanziato nel 2017 per 18 milioni di euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Piano della costa ha ora ricevuto l’ok dal commissario straordinario Carmine Valente sulla base di una relazione dell’ufficio comunale Tutela ambientale, valevole quale documento tecnico preliminare per la progettazione del nuovo strumento. Il commissario Valente, con deliberazione assunta con i poteri della giunta, la scorsa settimana ha sostanzialmente dato il via libera alla redazione del progetto per un importo di 120mila euro.