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Dal Tar un nuovo via libera al termovalorizzatore di Santa Palomba

Marco Battistini
Aprile 5, 2024

Dal Tar del Lazio è arrivato un nuovo via libera al termovalorizzatore di Santa Palomba. I giudici amministrativi hanno infatti rigettato il ricorso del Comune di Albano che chiedeva in pratica l’annullamento dell’intera procedura rivolta alla costruzione dell’impianto, dal bando di gara a tutti gli atti conseguenti. Erano stati chiamati in causa, nel ricorso, tutti i soggetti coinvolti nell’operazione: Regione, Città metropolitana, sindaco di Roma in qualità di commissario straordinario per il Giubileo e la cordata di aziende impegnate nel progetto (Acea, Hitachi, Suez e Vianini). Ma il Tar ha rigettato tutte le obiezioni dell’amministrazione di Albano, concludendo che «il ricorso è manifestamente infondato». Giova ricordare che a febbraio la quarta sezione del Consiglio di Stato ha confermato la legittimità delle ordinanze del sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, in qualità di commissario per il Giubileo, che approvavano il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale, la relativa Vas (Valutazione ambientale strategica) e l’individuazione del sito di Santa Palomba per la realizzazione del termovalorizzatore previsto dal piano. “Il sito prescelto – si legge in una nota del Consiglio di Stato – è stato ritenuto conforme ai criteri localizzativi previsti dal piano regionale di gestione dei rifiuti ed è stato chiarito che gli ulteriori profili di tutela della salute e di compatibilità ambientale dell’opera rispetto alla presenza di luoghi sensibili nonché di tutela del patrimonio culturale dovranno essere approfonditi nel corso del successivo iter autorizzatorio”.

L’INDAGINE ESPLORATIVA

Sul progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba, pendono già alcuni procedimenti giudiziari. In seguito all’esposto di alcuni comitati, che contestano scelte giudicate illegittime, si contano attualmente 19 denunciati, tra questi il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi. La guardia di finanza, lo scorso 13 marzo, ha acquisito da Ama tutta la documentazione sulle procedure di acquisto del terreno a Santa Palomba, dove è prevista la realizzazione del mega impianto da oltre 700 milioni di euro per trattare l’indifferenziata della Capitale, a seguito di un esposto presentato ai magistrati dai comitati Ust (Uniti per la salvaguardia del territorio) e Salute e Ambiente. Al momento si tratta di un iter di indagine esplorativo, un atto dovuto che segue la denuncia delle associazioni, senza indagati né ipotesi di reato. L’area ricade nel territorio del Comune di Roma, più precisamente nel Municipio IX. Santa Palomba è un consistente insediamento residenziale e produttivo, ai margini sud del Comune di Roma Capitale.  Il paesaggio del contesto geografico è caratterizzato dai Colli Albani, che si elevano sullo sfondo e costituiscono il riferimento visivo naturale, con le masse degli antichi coni vulcanici. La grande dimensione volumetrica dell’impianto rende il vero confronto con i Colli Albani. L’ambito territoriale di studio è caratterizzato da un tessuto urbano parzialmente edificato con destinazioni d’uso residenziali non intensive e produttive. Si passa da un paesaggio a tratti agrario e a tratti urbano con edifici sparsi ad uso abitativo. Quindi, ogni intervento, deve essere una proposta per qualificare il territorio per contribuire ad un nuovo paesaggio.

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