LA CRONACA
“Il mio è stato un viaggio straordinario. E, come ogni viaggio che si rispetti, non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta: comincia molto prima e non finisce mai”. Visibilmente emozionato, con voce rotta ma anche con la consapevolezza di chi ha dato tutto per il suo territorio, Antonio Pompeo questa mattina ha salutato la sua comunità perchè il prossimo 31 ottobre il presidente della Provincia di Frosinone terminerà il suo secondo mandato a Palazzo Jacobucci e nella primavera del 2023 quello da sindaco del Comune di Ferentino, per presentarsi poi alle elezioni Regionali del Lazio. Una kermesse (Dal Comune alla Provincia disegnando il territorio) quella che si è svolta presso le Terme di Pompeo a Ferentino piena di ricordi dei dieci anni al Comune di Ferentino e alla Provincia di Frosinone. Ad accompagnare il sindaco Pompeo in questo viaggio ci sono stati i suoi colleghi e amici di partito, Dario Nardella e Michele De Pascale, primi cittadini di Firenze e di Ravenna.
IL BILANCIO
Pompeo ha tracciato il bilancio di questa esperienza, ha ricordato le opere realizzate, gli eventi come il fortunato “Ferentino è”, i traguardi raggiunti anche a livello familiare. “Grazie per l’affetto che mi avete dimostrato in questi lunghi anni. Anni particolari, fatti di momenti difficili ma anche di tanti risultati raggiunti grazie a voi – ha detto il sindaco ringraziando la comunità e chi lo ha seguito in questi lunghi anni -. Continuiamo a lavorare, la nostra è una terra che ha molto da offrire, non lasciamola indietro.”
GLI OSPITI
“Ciò che mi accomuna con Antonio – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – è la consapevolezza di non poter fare nulla da soli, senza i nostri elettori e i nostri cittadini. Un sindaco è un leader quando ha una comunità alle spalle, quando i dipendenti del comune credono nel suo progetto ed ha la consapevolezza e umiltà di mettersi al pari dell’ultimo cittadino della sua comunità”.
Dopo l’intervento del sindaco Nardella ha raggiunto il palco anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: “La costanza, l’attenzione verso il territorio di Antonio, in un momento poi così difficile per il Paese, è ciò che accomuna anche il mio lavoro”.
LA FAMIGLIA E BAGLIONI
Poi lo spazio per la famiglia. Per i figli, per la madre e per la moglie Beatrice. Che Antonio ha omaggiato con un mazzo di fiori. Chiusura con l’invito (declinato) a cantare una canzone di Baglioni. E la rivelazione sulla sua preferita: “Strada facendo”. Magari per quel “gancio in mezzo al cielo” che in politica potrebbe rivelarsi più utile di tanti accordi più o meno blindati.
CHI C’ERA
Presenti all’evento diversi amministratori locali del Pd seduti in prima fila. Da Francesco De Angelis a Mauro Buschini, da Sara Battisti a Luca Fantini. C’era, sempre piuttosto isolato, Matteo Orfini che qui da noi si è preso un seggio che avrebbe fatto molto comodo ai Dem locali.
È toccato al povero Fantini portarlo a spasso tra l’indifferenza generale.
Tra i big del Partito Democratico anche il senatore Bruno Astorre. C’era Francesco Scalia che dopo aver pranzato ha raggiunto lo stadio (dove era in programma Frosinone-Bari) con Francesco De Angelis e il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori che è stato invitato sul palco per evidenziare il rapporto virtuoso con la Regione alla base dei dieci anni di amministrazione tra Comune e Provincia di Antonio Pompeo.
Manifestazione di qualità, organizzata e concepita bene (e qui ci vuole un complimento a Lucia Cipolla e allo staff del presidente), pubblico delle grandi occasioni. Presenti amministratori e imprenditori da tutta la provincia. Tutta la Ferentino che conta a omaggiare il sindaco pronto a lanciare la propria candidatura alle regionali. La prova di forza c’è stata, il risultato pure. Anche se la strada verso la Pisana sarà condizionata da tante variabili non sempre gestibili e controllabili.
Un solo appunto: tutti si aspettavano di conoscere la data delle prossime elezioni alla provincia. Poteva essere la vera notizia del giorno.
