Il calcio italiano sembra aver ritrovato una dimensione europea degna del suo passato. Dopo un bel po’ di stagioni in cui le nostre arrancavano e le vittorie fuori confine arrivavano con il contagocce, ora vincere non è più un’impresa, ma somiglia sempre più a una regola. La giornata di Champions League di ieri lo ha ribadito, con i successi di Inter e Napoli. I nerazzurri hanno superato l’ostacolo Salisburgo senza strafare, ma con una prova di maturità, dosando slanci ed energie in maniera sapiente. L’approdo in finale della scorsa stagione ha restituito al club milanese quella sicurezza indispensabile per affrontare senza affanni impegni come quello di ieri a San Siro con gli austriaci.
Mai prigionieri dell’ansia, i ragazzi di Inzaghi, nemmeno quando una distrazione aveva propiziato il momentaneo pareggio degli ospiti. Di nuovo avanti grazie a un calcio di rigore, i nerazzurri si sono visti annullare il punto della sicurezza, siglato dal solito Lautaro, per un millimetrico fuorigioco di Frattesi.
I tre punti sono arrivati lo stesso e hanno avvicinato in misura consistente il club milanese alla qualificazione per gli ottavi di finale.
CHAMPIONS LEAGUE, NAPOLI: ALTRA PROVA DI MATURITÀ
Non è stata sfavillante nemmeno la prestazione del Napoli, che comunque ha centrato il bottino pieno sul campo dell’Union Berlino. Uno slalom di Kvaratskhelia, finalizzato al meglio dal rapace Raspadori, ha dato ai partenopei tre punti di platino nell’ottica qualificazione.
I partenopei dovranno fare i conti per un bel po’ di tempo con l’assenza dì Osimhen e dovranno rassegnarsi all’idea di non essere belli e brillanti come lo scorso anno. A volte, come ieri nella capitale tedesca, bisognerà fare di necessità virtù e allestire barricate, sia pure temporanee. La propositività non va abbandonata, ma non deve essere il dogma al quale sacrificare persino le logiche del risultato.
Le due vittorie di fila, tra campionato e Coppa, serviranno comunque a riportare serenità tra i giocatori e soprattutto a rinsaldare la traballante posizione di Garcia.
Oggi in campo altre due italiane: la Lazio, forte dei 4 punti conquistati nelle prime due giornate, va a caccia di gloria in Olanda, sul campo del Feyenoord. Fiducia a Kamada a fianco di Luis Alberto a centrocampo e ritorno da titolare per Immobile al centro dell’attacco biancoleste.
Un Milan con tante assenze, ma anche con i rientri di Maignan ed Hernandez, proverà a sorprendere il PSG. A Pioli mancheranno però per malanni dell’ultima ora anche Loftus-Cheek e Okafor. La tradizione dei rossoneri contro le squadre francesi è ampiamente positiva, ma non sarà la tradizione a scendere in campo…