Il consigliere comunale d’opposizione Benedetto Leone mette sulla graticola il sindaco Pd di Cassino, Enzo Salera, e la sua Giunta per la decisione, presa nei giorni scorsi, di far costituire il Comune quale parte civile nel procedimento penale per diffamazione a carico di un noto blogger cassinate, che non ha mai risparmiato accese critiche e censure all’operato dell’amministrazione Salera.
La stoccata arriva sui Social
Leone sul suo profilo Facebook fa notare come l’amministrazione Salera si accanisca oggi contro il blogger, ma si è ben guardata dal far costituire il Comune parte civile nel procedimento penale (leggi qui: https://www.politica7.it/cassino-amministrative-2019-voto-di-scambio-cinque-indagati-ombre-sullultima-tornata-elettorale/) sulle presunte firme false apposte, nel 2019, per la presentazione della lista del Pd alle elezioni comunali di Cassino (quelle che hanno portato all’elezione di Salera) e per ipotesi di voto di scambio, nella stessa competizione elettorale. Tra l’altro – sarà una coincidenza? – quell’inchiesta su firme contraffatte e posti di lavoro promessi in cambio di preferenze, fu avviata proprio a seguito delle denunce fatte dal blogger contro cui ora la giunta Pd vuole agire penalmente.
Scrive il consigliere Benedetto Leone: “E niente da fare, ammetto di aver Sbagliato! Nel Consiglio Comunale di due settimane fa dissi: “Caro Sindaco vedo un barlume di speranza, siete passati da Giustizialisti a Garantisti, non essendovi costituiti parte civile nei procedimenti che riguardano il PD e qualche consigliere di maggioranza sui reati di firme false e voto di scambio”… Ma niente da fare, forse hanno avuto una “dimenticanza” solo in quel caso, perché qualche giorno fa sono tornati ad essere GIUSTIZIALISTI costituendo il Comune di Cassino in un procedimento contro un blogger, reo di non aver mai nascosto la sua simpatia per questa Amministrazione. Il mio barlume di speranza è durato il tempo di un intervento in Consiglio Comunale, Salera conferma la sua indole “giustizialista e vendicativa”… certo a convenienza”.
Sempre il consigliere Leone aggiunge: “Ma come, questo Sindaco si dimentica di costituirsi nel procedimento sulle firme false e voto di scambio, ma si ricorda dell’onorabilità della città infangata solo nel procedimento del blogger? È stata una dimenticanza o il solito vizio di Salera di dividere la città in buoni e cattivi. I buoni sono i suoi sostenitori e i cattivi tutti quelli che “osano” contestarlo. È l’ennesimo incarico legale, a carico dei cittadini di Cassino, per perseguitare chi non è un suo sostenitore. Salera spieghi alla città quali sono i criteri che applica per valutare quando e come l’onorabilità della città viene infangata, visto che a pagare gli avvocati non è lui ma i cittadini di Cassino”.