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Caso Malagrotta, Valeriani ammette: “Servono nuovi impianti nel Lazio” 

Marco Battistini
Il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo, è intervenuto per relazionare sui dati raccolti dall’Agenzia regionale subito dopo l’incendio e fino al 22 giugno, sia nella zona colpita che in quelle circostanti, fino al comune di Fiumicino.
Giugno 29, 2022
L'incendio avvenuto a Malagrotta (Rm)

Situazione sotto controllo sul piano ambientale a Malagrotta. Confortante il quadro emerso dall’audizione alla Pisana sull’incendio divampato al Tmb di Malagrotta. In commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, erano presenti diverse autorità: l’assessore regionale alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani; il direzione regionale “Ambiente”, Vito Consoli; Il direttore regionale “Ciclo dei rifiuti”, Andrea Rafanelli; il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino; i presidenti dei Municipi X, XI, XII e XIII di Roma Capitale; il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo; la Asl Roma 3 e i rappresentanti del Comitato “Valle Galeria Libera”.

Massimiliano Valeriani

L’assessore regionale Massimiliano Valeriani, dopo aver ripercorso gli eventi drammatici del 15 giugno e spiegato le azioni messe in campo dai vari soggetti istituzionali, ha spiegato che la perdita di un altro impianto Tmb (il terzo, dopo gli incendi di quello in via Salaria e quello di Rocca Cencia) è molto grave per lo smaltimento dei rifiuti nella Capitale e, per questo, sono state subito trovate delle alternative, aumentando la parte destinata agli impianti di Rida Ambiente ad Aprilia e del Saf a Frosinone e destinando le restanti tonnellate ad impianti ubicati in Piemonte e Toscana. Valeriani ha quindi ribadito che il tema dell’individuazione di nuovi impianti, in zone compatibili, è quanto mai urgente per la Regione Lazio.

NESSUN PROBLEMA AMBIENTALE

Il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo, è intervenuto per relazionare sui dati raccolti dall’Agenzia regionale subito dopo l’incendio e fino al 22 giugno, sia nella zona colpita che in quelle circostanti, fino al comune di Fiumicino, dove è stato installato subito un campionatore, oltre a quello posizionato nella zona dell’incendio e oltre alle centraline fisse, già distribuite sul territorio. Dai dati raccolti sull’acqua e sull’aria, ha spiegato Lupo, sono emersi valori nei limiti di legge, fatta eccezione per alcuni valori rilevati a Fiumicino a poche ore dall’incendio ma poi rientrati nella norma. Restano da analizzare i dati raccolti sul suolo.
Il presidente della decima commissione, Marco Cacciatore, ha invece posto in evidenza le criticità ambientali conseguenti all’incendio di Malagrotta, soprattutto perché quel territorio è già stato oggetto di varie audizioni per tutte le problematiche ambientali connesse agli impianti ivi esistenti. “È una zona che dovrebbe essere classificata a forte rischio ambientale – ha detto Cacciatore – secondo le norme contenute nella legge regionale approvata in questa legislatura e per la quale mi sono battuto in Consiglio”.
Opinione condivisa e ribadita anche da Maria Teresa Cipollone del Comitato “Valle Galeria Libera”, la quale ha chiesto che venga “monitorata la salute dei residenti, che venga fatto uno studio epidemiologico e degli esami tossicologici sulla popolazione di quei territori”. 

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