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Caso Malagrotta finisce in commissione Ecomafie. I rifiuti ‘parcheggiati’ in Emilia per tre mesi

Marco Battistini
Gennaio 3, 2024
Discarica di Malagrotta

In relazione all’incendio avvenuto nell’area trattamento rifiuti dell’ex discarica di Malagrotta a Roma, la ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’, presieduta dal deputato Jacopo Morrone, ha previsto già da lunedì 8 gennaio le prime convocazioni in audizione a Palazzo San Macuto. Secondo il programma contenuto nella convocazione: alle ore 15 sarà sentito l’assessore alla mobilità, ai trasporti, alla tutela del territorio, al ciclo dei rifiuti, al demanio e al patrimonio della Regione Lazio, Fabrizio Ghera; alle ore 16 il direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) della Regione Lazio, Tommaso Aureli; alle ore 17, i rappresentanti del Comitato ‘Valle Galeria Libera’ e alle ore 18, l’ex presidente del consorzio Colari, Manlio Cerroni.  Il sindaco Roberto Gualtieri ha manifestato grnade preoccupazione per l’episodio dell’incendio del sito. “Resta l’inquietudine per incendio di Malagrotta e di quello di 18 mesi prima oltre che dei due nella precedente consiliatura”, ha sottolineato. “Dobbiamo tenere alto il livello di attenzione contro la criminalità”.  Al momento non vengono registrare criticità nella gestione dei rifiuti dopo il rogo che ha coinvolto l’impianto Tmb1. Le circa 500 tonnellate che arrivavano lì quotidianamente saranno lavorate nei due impianti romani di via Romagnoli e Ponte Malnome. E intanto vanno avanti le indagini per fare luce sulle cause del maxi incendio di domenica. I vigili del fuoco nei giorni scorsi hanno inviato una prima informativa in Procura che ha aperto un fascicolo per incendio doloso. L’area coinvolta è stata posta sotto sequestro. Al vaglio degli investigatori anche le immagini immortalate dalle telecamere presenti a Malagrotta per ricostruire quello che è accaduto. Verranno effettuati inoltre accertamenti tecnici per individuare il punto esatto da cui è partito l’incendio.

PROBLEMI IN EMILIA

La disponibilità manifestata dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ad ospitare i rifiuti di Malagrotta non ha convinto l’opposizione regionale di centrodestra. Infatti la Lega in Romagna si oppone all’arrivo dei rifiuti dall’impianto di Malagrotta a Roma. “Il maxi rogo di Malagrotta- ricorda Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale del Carroccio in Emilia-Romagna- ha ridotto drasticamente la capacità di smaltimento di rifiuti urbani indifferenziati nella Capitale, già in pesante sofferenza, rendendo necessario il conferimento presso altri impianti dei rifiuti prodotti a Roma. Con una nota diffusa nei giorni scorsi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha dichiarato che, per un periodo di tre mesi, negli impianti emiliano-romagnoli verranno accolti e bruciati un quantitativo limitato di rifiuti in arrivo da Roma”. Il caso Malagrotta ormai oltrepassa il Rubicone ed assume una caratura nazionale.

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