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Botta e risposta Lega-Pd capitolino sul futuro di Capannelle

Marco Battistini
Novembre 28, 2024

Si accendono i toni del confronto in Campidoglio tra i gruppi della Lega e del Pd con l’avvicinarsi della scadenza dell’affidamento dell’ippodromo delle Capannelle agli attuali gestori. Domani, 27 novembre alle 15, la commissione capitolina sport, richiesta dal capogruppo della Lega Fabrizio Santori, affronterà la vicenda e il capogruppo auspica “che tutti i referenti partecipino al confronto che la Lega ha chiesto per trovare una soluzione immediata per l’ippodromo di Capannelle, ormai a un passo dalla chiusura. Roma non può subire anche quest’onta, che porterebbe al tracollo di migliaia di famiglie il cui sostentamento ruota intorno all’ippodromo e al suo indotto”. “Non si imponga alla città un altro sprofondo nello squallore voluto dall’inerzia continuata dell’amministrazione Pd, che sta a guardare mentre i bandi per la nuova assegnazione dello spazio sono bloccati – continua Santori -. Agire subito: il 31 dicembre si avvicina e il rischio è festeggiare l’inizio del 2025 stappando forse il più grandioso fiasco della giunta guidata da Roberto Gualtieri, strenuamente impermeabile al prestigio e alla bellezza, all’immagine e al decoro della città”, conclude. 

LA REPLICA DELLA MAGGIORANZA

Non si è fatta attendere la risposta della maggioranza in Campidoglio. “Basta fake news su Capannelle – è la risposta a distanza della maggioranza capitolina affidata al capogruppo capitolino della Lista Civica Gualtieri sindaco, Giorgio Trabucco -: se la destra vuole salvare l’ippodromo romano, il più importante d’Europa, invece di raccontare balle deve aumentare i fondi del ministero. Dal 2011 ad oggi il contributo del Masaf è passato da oltre 11 a poco più di 4 milioni di euro. Ed è continuamente diminuito anche sotto il Governo Meloni. Se nessuno vuole prendere in gestione questo impianto è perché non c’è equilibrio finanziario. Il ministro Lollobrigida e il sottosegretario La Pietra lo sanno bene e devono assumersi le loro responsabilità”. “Roma Capitale sta facendo la propria parte: nessuna gara europea è ferma, anzi – prosegue Trabucco – si sta andando avanti celermente per individuare un nuovo concessionario che promuova non solo la gestione ma anche gli investimenti sull’impianto. L’iter amministrativo, dettato da norme italiane ed europee, prevede in ogni caso tempi tali che implicano la necessità di adottare ancora una soluzione ponte. A questo punto occorre capire se la Lega, che è al Governo del Paese, voglia o meno contribuire a risolvere la questione. Se sì, produca fatti concreti. Altrimenti è evidente che sia tutto un giochino nella speranza che Capannelle chiuda, così che fondi e gare storicamente assegnati all’ippodromo romano possano essere redistribuiti agli ippodromi del nord Italia che tanto stanno a cuore al partito di Salvini”, conclude Trabucco. 

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