Due ori e un argento, il bilancio di giornata per la rappresentativa azzurra, che continua a muovere incessantemente il proprio medagliere, restando all’ottavo posto, ma con consistenti possibilità di sorpasso a un paio di nazioni che hanno un solo oro in più.
Gli allori più preziosi li hanno conquistati il canoista De Gennaro e la judoka Bellandi, non troppo atteso il primo, più prevedibile il secondo.
Il 32enne carabiniere è da anni tra i grandi del K1: allenato da Daniele Molmenti, era già stato settimo ai Giochi di Rio, ma a Tokyo non era riuscito ad esprimersi compiutamente e così aveva promesso a se stesso che si sarebbe rifatto a Parigi. Una discesa che è stata un capolavoro di tenacia e di abilità gli ha consentito di prevalere, sia pure con margine estremamente risicato, sul francese Castryck e sullo spagnolo Echaniz. Promessa mantenuta, sogno che si avvera e la voglia di riprovarci a Los Angeles.
Pochi minuti dopo, ancora un tuffo nell’oro per i nostri: Alice Bellandi, bresciana di ferro, numero uno del ranking mondiale, ha travolto ogni avversaria, comprese la portoghese Sanpaio e l’israeliana Lanir, ultimi due ostacoli alla sua corsa verso l’oro. Con il suo judo arrembante e spettacolare, Alice è riuscita a vincere ogni incontro prima del limite e, un attimo dopo la proclamazione della sua vittoria, è scoppiata in un pianto liberatorio, per scaricare le tensioni di un appuntamento che mai avrebbe voluto fallire.
A completare il raccolto della sesta giornata è arrivato l’argento delle ragazze del fioretto. Senza nulla togliere a Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo è un argento arrivato con relativa facilità, giacché perdere con l’Egitto o il Giappone, avversarie superate dall’Italia per guadagnarsi la finale, sarebbe stato esecrabile e non in linea con la storia di questa disciplina.
In finale, contro le fortissime statunitensi, la sola Volpi ha tenuto botta costantemente, mentre Arianna Errigo ha avuto un sussulto d’orgoglio proprio nel nono e ultimo assalto, contro Scruggs. La superiorità delle americane è parsa però evidente.

TENNIS, AVANTI TUTTA
SI sono notevolmente avvicinati alla medaglia Lorenzo Musetti e la coppia Errani-Paolini. Le nostre ragazze hanno disposto con facilità estrema della coppia inglese Boulter-Watson, liquidata con un eloquente 6/3 6/1. Oggi sfideranno Noskova-Muchova per un posto in finale.
Lorenzo, giocando il solito tennis vario e fantasioso, ha sconfitto il campione olimpico in carica Alexander Zverev, apparso un po’ stanco e non proprio al 100% della condizione fisica. “Muso” però ha cambiato marcia rispetto ai primi mesi del 2024: ora è perfettamente consapevole delle proprie possibilità e soprattutto non si scoraggia in presenza di qualche momento negativo.
Avanti tutta anche le ragazze del volley, che con Antropova titolare al posto dell’acciaccata Paola Egonu ha sconfitto in tre set l’Olanda.
Avanti anche il Settebello, che ha avuto bisogno dei calci di rigore per battere l’ostico Montenegro.
Ha perso per abbandono dopo 40” Angela Carini, che ha sentito troppo dolore al secondo diretto al volto ricevuto dall’algerina Imane Khelif. A debita distanza da ogni schieramento ideologico, ci si consenta di richiamare il buonsenso. In una disciplina come il pugilato l’eccesso di testosterone o, come aveva rilevato l’IBU la presenza di cromosomi di tipo maschile, può minare l’equità della competizione e certamente creare timori nelle contendenti. Di questo il Cio non ha tenuto conto. E parliamo della boxe, sport di contatto per eccellenza.