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Autodemolitori, Campidoglio pronto a spostarli fuori il raccordo

Marco Battistini
A svegliare il Campidoglio circa la portata di un problema ben noto sul territorio, il maxi incendio nel parco di Centocelle che ha bruciato la fila di sfasciacarrozze sul lato di viale Palmiro Togliatti
Luglio 13, 2022

Gli autodemolitori verranno spostati lontano dai centri abitati di Roma, fuori dal Grande Raccordo Anulare, come impone una normativa mai attuata in trent’anni di politica capitolina. A svegliare il Campidoglio circa la portata di un problema ben noto sul territorio, il maxi incendio nel parco di Centocelle che ha bruciato la fila di sfasciacarrozze sul lato di viale Palmiro Togliatti, quelli che insistono in un area con un vincolo paesaggistico. Peraltro proprio dagli stessi autodemolitori è partita la richiesta di collocare subito le aziende coinvolte dal mega incendio di sabato scorso. “Il vasto incendio che si è verificato il 9 luglio nel Parco Centocelle e zone limitrofe che ha coinvolto gli autodemolitori della via Palmiro Togliatti è una riprova dell’incapacità cronica dell’amministrazione di Roma Capitale di risolvere la problematica della demolizione dei veicoli nella città di Roma”. Così in una nota l’Associazione Nazionale Demolitori. “Nessuna delle amministrazioni che si sono succedute da vent’anni in Campidoglio ha preso i provvedimenti necessari per spostare gli autodemolitori in aree più adatte a quella attività -si legge nella nota- Inutile cercare le responsabilità di quanto è accaduto, quello che bisogna fare immediatamente è trovare la soluzione per la ricollocazione delle aziende danneggiate e non che insistono su aree urbane”. 

REGIONE IN SUPPORTO DEL COMUNE

Comune e Regione Lazio promettono l’accelerata e già il prossimo venerdì gli assessori competenti (Ambiente e Urbanistica) potrebbero incontrarsi per stabilire un piano strategico. “Quello che è successo sabato ci impone di ridefinire immediatamente le nostre agende di lavoro” ha dichiarato l’assessora Alfonsi. Che appunto già il prossimo venerdì, potrebbe incontrare l’assessore alla Transizione ecologica Roberta Lombardi e l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Valeriani.
Un lavoro imponente quello che tocca ora al Campidoglio. Il processo di delocalizzazione è quanto mai urgente non solo per questioni ambientali ma anche per permettere alle aziende di tornare a lavorare, assicurando un servizio fondamentale per la filiera dei rifiuti cittadini. Senza contare le migliaia di tonnellate di rifiuti incendiati all’interno del parco, da rimuovere quanto prima per far partire la riqualificazione. La competenza per quanto riguarda l’individuazione delle aree e l’iter da avviare per il trasferimento delle attività è del Comune, su indirizzo regionale. Con ogni probabilità si ripartirà con una valutazione di quelle individuate dalla scorsa amministrazione tramite un’analisi effettuata dai dipartimenti capitolini competenti. Per l’esattezza si tratterebbe di alcuni terreni a Santa Palomba, Ponte Galeria (via della Chiesuola), Settecamini (via di Casal Bianco) e Torre Spaccata

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