Addio a sorpresa all’Asl di Latina. Laide Romagnoli ha rassegnato le dimissioni da direttore sanitario aziendale. E’ durato appena 5 mesi il suo prestigioso incarico all’interno dell’azienda sanitaria locale. 56 anni, Laide Romagnoli, medico specializzato in Oncologia, aveva ricoperto già nel recente passato il ruolo di direttore sanitario Asl, in sostituzione del dottor Giuseppe Visconti, quest’ultimo prematuramente scomparso proprio pochi giorni fa.

La nomina della Romagnoli aveva chiuso il cerchio attorno alla guida tutta femminile in Asl. Dopo l’insediamento in provincia di Latina della direttrice generale Silvia Cavalli, avvenuto nel marzo 2021 con decreto del presidente della Regione Lazio, ad aprile 2021 era stato affidato un altro incarico dirigenziale a Sabrina Cenciarelli, diventata direttrice amministrativa.
Dunque fine anticipata della triade ‘rosa’ in Asl. Al posto della Romagnoli, è stato nominato come direttore sanitario facente funzioni il dottor Sergio Parrocchia, direttore del presidio Nord Santa Maria Goretti.

Per il nuovo corso dell’Asl pontina si tratta di un primo intoppo non di poco conto. Adesso sul tavolo della manager Silvia Cavalli in primo piano ci sarà proprio la scelta del successore di Laide Romagnoli.
La grana del concorso dei ‘raccomandati’
La manager da un anno ha assunto le redini aziendali. Tra i primi provvedimenti quello di sospendere prima e poi di revocare il concorso per l’assunzione di 70 assistenti amministrativi nelle Asl di Latina, Frosinone, Viterbo e Roma 3, oggetto di un’inchiesta della magistratura. Esploso il caso ed emersi i primi dubbi sui punteggi maggiori ottenuti dopo la prova scritta da tanti parenti di dipendenti dell’Asl pontina e politici, soprattutto di area dem, la Regione Lazio aveva chiesto alla stessa azienda sanitaria che ha gestito il concorso una verifica.

Nel luglio scorso sempre dalla manager Cavalli arrivò invece la decisione di sospendere sei dipendenti assunti nelle strutture pontine dopo aver vinto il concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di n. 23 posti di collaboratore amministrativo professionale cat. d, indetto in forma aggregata tra la Asl di Frosinone, la Asl di Latina e la Asl di Viterbo, altra prova finita nel mirino degli inquirenti. In entrambi i casi le scelte della direttrice generale dell’Asl erano state apprezzate da tutti gli schieramenti politici.
Critiche e prime difficoltà
Al contrario negli ultimi mesi non sono mancate velate critiche dal centrodestra sulla gestione dei servizi sanitari e sui ritardi delle prestazioni extra-Covid. In particolare sulle liste d’attesa serpeggia un certo malcontento anche tra i sanitari. Adesso però sulla scelta del nuovo direttore sanitario la politica c’è da aspettarselo, attenderà al varco la manager.
Si tratta di una nomina ‘pesante’ che salvo sorprese dovrebbe spettare ad un rappresentante sanitario del territorio. L’auspicio è che soprattutto dopo quanto avvenuto in provincia di Latina, la scelta ricada su una figura autorevole sul piano professionale ed autonoma dall’influenza dei partiti.