Indagare sugli appalti di Ama e sulle criticità del personale. Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega porta avanti la sua battaglia personale per la trasparenza in Campidoglio. “Personale sballottato in giro per la città senza rispetto, turni impossibili, poche unità, mezzi vecchi, pochi e spesso guasti, sedi indecenti. E infatti il livello di immondizia capitolino non accenna a diminuire. Ma ora basta, è ora di mettere la parola fine a speculazioni e furbizie – ha dichiarato Santori– l’indagine del Campidoglio è in corso, ma ribadiamo la richiesta di trasparenza negli appalti e vogliamo esattamente capire quanto personale, e con quali qualifiche, abbiano a disposizione le ditte che lavorano per Ama: con quali mansioni, orari, e con quali mezzi a disposizione. Vogliamo sapere esattamente anche chi sono gli imprenditori vincitori degli appalti, e quali requisiti possono vantare. Il problema è urgente quanto delicato, va immediatamente risolto”.
AGITAZIONE DENTRO AMA
Peraltro è stato organizzato lo sciopero bianco di Ama. Fino al 15 giugno, sono state indette assemblee dei lavoratori di Ama in tutte le sedi e per tutti i turni di lavoro. Sotto accusa non solo l’impasse sugli impianti di smaltimento che, pur reale, rischia in questo momento di trasformarsi nel più classico degli specchietti per le allodole. Il nodo infatti, o meglio, uno dei tanti, è la carenza di personale e l’organizzazione di quello in servizio. A fronte di circa 6mila dipendenti Ama, gli operativi in strada, ovvero gli operatori ecologici a tutti gli effetti, quelli per intenderci che possono effettuare sia la raccolta, sia lo smaltimento dei rifiuti sono, di fatto, circa 2500. Oltre mille infatti risultano ‘parzialmente idonei’, per motivi di salute e che dunque non possono effettuare lavori pesanti e poco più di 300 totalmente inidonei.
APPALTO PONTE PER AMA
La cabina di regia del Campidoglio ha intenzione di monitorare l’andamento della raccolta, ma soprattutto riorganizzare i turni di ritiro delle utenze non domestiche del centro storico. Non è esclusa l’ipotesi di un appalto ponte per rafforzare il personale esterno ad Ama che oggi svolge il ritiro dell’organico e dei multimateriali degli esercizi commerciali.
La nuova gara è stata pubblicata dall’azienda ma i rinforzi arriveranno soltanto nel 2023. Cosi, nel frattempo, anche con un’ordinanza sindacale, si ragiona su un affidamento ponte per rafforzare il servizio nelle zone della movida: da Trastevere a Prati, da Campo de’ Fiori al Pantheon e piazza Navona.
IL CAMPIDOGLIO ANNUNCIA 655 ASSUNZIONI IN AMA
Al termine di un tavolo di confronto in Campidoglio tra Ama, rappresentata dal direttore generale Andrea Bossola, l’Amministrazione capitolina, rappresentata dal capo di Gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, Albino Ruberti, e le rappresentanze sindacali di Cgil Fp, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, sono state annunciate 655 assunzioni. Al centro dell’incontro, spiega Palazzo Senatorio in una nota, “le necessità di procedere a nuove assunzioni e la rapidità di esecuzione delle procedure di immissione in servizio per colmare il gap esistente fra la necessità sul territorio e il numero attuale degli operatori. Si è inoltre parlato del rinnovo dei mezzi e dell’autonomia impiantistica a cui dovrebbe arrivare Ama nei prossimi anni”.
L’incontro ha registrato, secondo il Campidoglio “la piena convergenza di Campidoglio, Ama e sindacati sulla necessità di nuove assunzioni, che saranno 385 entro la fine di luglio e altre 270 circa entro la fine dell’anno”. Infine si è registrata “l’unanime volontà di stesura di un Patto per il Decoro che impegni amministrazione, azienda e sindacati ad attuare le azioni necessarie per portare il servizio nella Capitale a standard più elevati di pulizia e cura del territorio”. Meglio tardi che mai.