Una forte connessione fra la criminalità pontina e il territorio limitrofo di Anzio e Nettuno. Dal Governo Meloni arriva una presa d’atto di una situazione sempre più allarmante.
“La presenza di fenomeni mafiosi sul litorale laziale è emersa nel corso di diverse operazione di polizia giudiziaria succedutesi negli anni”. Lo ha detto in Senato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni rispondendo ad una interrogazione di Bruno Astorre (Pd) sullo scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno. “Il 17 febbraio scorso, nell’ambito dell’operazione Tritone – ha ricordato Molteni -, i Carabinieri del Comando provinciale di Roma, coordinati dalla locale Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 65 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi.
Contestualmente sono state sequestrate due società attive nella gestione dei rifiuti e sono stati perquisiti gli uffici comunali di Nettuno e Anzio. In relazione al contesto indiziario emerso, il prefetto di Roma, con decreto del Ministro dell’interno del 21 febbraio 2022, è stato delegato all’esercizio dei poteri di accesso e accertamento nei confronti dei due Comuni laziali”.
IL COLLEGAMENTO
Il prefetto ha quindi nominato le commissioni di indagine “con l’obiettivo di verificare la sussistenza di elementi concreti univoci e rilevanti su collegamenti tra le amministrazioni locali di Anzio e di Nettuno e la criminalità organizzata presente sul litorale pontino. Gli esiti dell’attività di accertamento svolta dalle commissioni sono confluiti nella proposta del prefetto di Roma trasmessa al Ministero dell’interno lo scorso 5 ottobre”, che si è tradotta nello scioglimento dei consigli comunali di Anzio e di Nettuno” decisi dal Consiglio di ministri il 21 novembre. Peraltro il comune di Nettuno “era già stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica il 30 giugno scorso, per la mancata approvazione del rendiconto di gestione riferito all’esercizio finanziario 2021”.
“A seguito dello scioglimento – ha quindi spiegato Molteni -, presso gli enti locali in questione opereranno apposite commissioni straordinarie svolgendo le funzioni spettanti al consiglio, alla giunta e al sindaco, nonché a ogni altro potere in carica connesso al loro esercizio, con l’obiettivo di intraprendere ogni iniziativa utile a ripristinare la piena legalità nella gestione dei due enti e di assicurare il buon andamento dell’azione amministrativa. Ritengo che tale passaggio costituisca il presupposto indispensabile per consolidare il rapporto fiduciario tra comunità locali ed istituzioni, nonché per promuovere concrete condizioni per il benessere sociale, la sicurezza e lo sviluppo economico del territorio” ha concluso il sottosegretario.