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Anagni, Sanofi: 50 anni nel segno di innovazione, ricerca e competenze. Azienda leader del ‘farmaceutico’. Alla festa anche il ministro Schillaci

Danilo Del Greco
Ottobre 11, 2023
L'intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci

Innovazione, ricerca, competenze e sviluppo: sono state queste le parole chiave intorno alle quali si sono concentrati gli interventi dei relatori nell’ambito della ‘festa’ organizzata presso lo stabilimento Sanofi di Anagni per celebrare i 50 anni di attività dell’azienda, leader a livello nazionale nel settore farmaceutico.

Lo ha evidenziato subito, durante la presentazione dell’evento, Raffaella Cesaroni, giornalista di punta di Sky Tg24, specializzata proprio in comunicazione medica e scientifica:

“La Sanofi – ha evidenziato la Cesaroni – deve gran parte del suo successo ai costanti e importanti investimenti in materia di innovazione e sostenibilità: una strategia che ne ha fatto un ‘faro’ nel campo farmaceutico nazionale ma anche internazionale (ricordiamo, solo per fare un esempio, il suo ruolo primario nella produzione dei vaccini contro il Covid 19, esportati anche all’estero in decine di Paesi). Una filosofia aziendale portata avanti con convinzione per essere pronti alle grandi sfide del futuro, a quelle sfide che già bussano alle porte e che richiederanno, in un settore delicato e strategico come quello farmaceutico, fondamenta solide e sguardo rivolto al futuro”.

L’intervento di Galassini

Parole raccolte da Alessandro Galassini, direttore dello stabilimento anagnino. “Siamo impegnati – ha spiegato il dirigente – a tenere il passo nella grande evoluzione che da alcuni anni, e sempre più velocemente, sta caratterizzando il settore farmaceutico. Oggi puntiamo molto sulle biotecnologie e sulla produzione di farmaci e vaccini di altissima qualità, per la sicurezza dei prodotti e delle persone. Per questo stiamo investendo risorse ingenti nel potenziamento delle competenze”.

Alessandro Galassini, direttore dello stabilimento anagnino

Facendo un passo indietro, Galassini ha ricordato: “Nel 1973, quando è stato aperto questo stabilimento, la produzione era limitata agli antibiotici e vi lavoravano solo 38 persone. Cinquanta anni dopo abbiamo in produzione una vasta gamma di farmaci e vaccini e diamo occupazione a ben 480 lavoratori (con fasi in cui abbiamo toccato punte di oltre 600 posti). E in tutto questo – ha concluso il direttore – una buona parte di merito va a quel cuore anagnino che batte in questo stabilimento”.

L’orgoglio del sindaco di Anagni Natalia

Un riferimento che ha inorgoglito il sindaco di Anagni, Daniele Natalia: “Sono fiero per quanto sottolineato da Galassini. E’ vero, in questa azienda, che ha sempre investito sul territorio, il cuore anagnino, quello degli addetti che qui lavorano e abitano, si sente. L’operosità della nostra gente ha avuto, e tuttora ha, un ruolo importante nei successi della Sanofi. Un’azienda che, grazie ad una preziosa cooperazione franco-italiana, si è ritagliata un ruolo di leadership nello scacchiere mondiale del comparto farmaceutico”.

L’analisi del ministro Schillaci

Il microfono è quindi passato all’ospite d’onore della giornata, il ministro della Salute Orazio Schillaci: “Sono onorato – ha esordito l’esponente del Governo Meloni – nel poter essere qui, oggi, alla celebrazione dei 50 anni di vita della Sanofi, un’azienda che dà lustro all’intero settore farmaceutico italiano e che è un grande esempio per tutte le altre. Il comparto ha una valenza primaria e strategica nell’ambito dell’industria nazionale e fa da volano e motore per il Pil della nazione.

Il numeroso pubblico che ha partecipato alla festa per i 50 anni di Sanofi

Da parte del nostro Governo stiamo attuando quanto garantito agli italiani in campagna elettorale: rimettere la sanità, i pazienti, i cittadini, al centro dell’attenzione e di tutte le politiche e le azioni governative. Un’azione difficile ma la strada l’abbiamo già segnata, la stiamo percorrendo e vogliamo continuare a farlo con sempre maggiore convinzione. L’obiettivo è di garantire ad ogni singolo cittadino la piena accessibilità alle cure e questo vogliamo farlo in partnership con l’industria privata”.

Anche il ministro Schillaci si è soffermato sul leit motiv della mattinata: “Innovazione, ricerca e sperimentazione – ha affermato – sono le basi per il progresso di ogni azienda, in assoluto ma ancora di più nel ‘farmaceutico’. Inoltre, è necessario investire nella prevenzione perché non basta allungare la vita delle persone: occorre che la gente invecchi bene, una sorta di longevità sana e felice, nell’interesse innanzitutto dei cittadini ma anche dello Stato in modo che si gravi sempre meno sul Servizio sanitario nazionale”.

Il messaggio di Antonio Tajani

E’ stata poi la volta del messaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che l’esplosione della guerra in Medio Oriente ha obbligato a disertare la festa di Sanofi.

“L’azienda anagnina – ha rimarcato il vice presidente del Consiglio – è un fiore all’occhiello dell’industria farmaceutica italiana, un comparto che sta facendo volare l’export: basti pensare che siamo passati da un volume di esportazioni pari a 19,6 miliardi di euro nel 2013 ai 47,6 del 2022, con un incremento pari al 142,8%, che porta il comparto al 7.6% sul totale dell’export nazionale”.

La disamina di Marcello Cattani

La disamina più articolata l’ha quindi fornita Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia e Malta.

“Siamo qui per una grande festa, che non è solo della Sanofi ma di tutto il territorio. In questi 50 anni di strada ne è stata percorsa e sempre nel segno dell’innovazione, degli investimenti, delle competenze. Sono stati messi in campo strategie e capitali importanti che hanno permesso di diventare un’azienda leader a livello internazionale. Un’azienda pronta a nuove sfide, anche a quelle che deriveranno dai nuovi e cupi venti di guerra che spirano sul mondo.

Le nuove sfide ci chiamano, e lo fanno ‘correndo’, ma noi siamo pronti. Abbiamo strategie e competenze che ci garantiranno di essere al passo con l’evoluzione del mercato. E non solo in Italia. Stiamo puntando sulle biotecnologie, sull’intelligenza artificiale, sui cambiamenti tecnologici in atto, per produrre nuovi farmaci e vaccini. Un’azione che vogliamo concretizzare sempre e comunque nel segno dell’etica, della solidarietà, della vicinanza a quei Paesi con più basso reddito: già oggi aiutiamo circa 40 nazioni che appartengono a questa fascia disagiata e proseguiremo così.  

La nostra parola d’ordine è ‘collaborazione’, a tutti i livelli, dal Governo alle Regioni – la cui funzione è determinante – fino agli Enti locali. Con loro, ad esempio, ci battiamo per snellire quel mostro chiamato burocrazia. Così come lottiamo per il superamento del grande problema della privacy che ad oggi limita le sperimentazioni di nuovi prodotti farmaceutici.

I nostri team sono costantemente impegnati in un grande lavoro di trasformazione delle competenze e nell’innovazione di ogni tipo. Insomma – ha concluso Cattani – stiamo davvero correndo in ogni direzione possibile, ma sempre nel solco tracciato dell’innovazione e dell’etica, al fine di essere sempre più competitivi”.

L’impegno del vice presidente della Regione

A nome della Regione Lazio è intervenuta Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico dell’Ente della Pisana. Dopo i complimenti alla Sanofi per i risultati raggiunti ed aver garantito il sostegno pieno e assoluto della Regione Lazio, ha sciorinato alcuni dati di grande interesse: “Nel nostro territorio abbiamo un sistema di ricerca e sviluppo molto forte che è nostra ferma volontà difendere e implementare. Lo dicono i numeri: 16 atenei, 19 centri di ricerca, oltre 2000 start up di fortissima innovazione ed una rete di Piccole e medie imprese ramificata e variegata. Un vero ‘tesoro’ – ha concluso – da salvaguardare e potenziare”.

Daniele Maura: un vanto per il territorio

Presente all’incontro anche Daniele Maura, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio: “Ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi – ha sottolineato – conoscevo già la Sanofi, vero vanto per tutta la provincia, e il suo ruolo leader nel farmaceutico, una convinzione che da questa giornata esce rafforzata. Da parte nostra, come assicurato dal vice presidente Angelilli – è massimo lo sforzo per tutelare questo patrimonio e rafforzarlo con politiche mirate, affinché realtà produttive come la Sanofi, ma anche tutte le altre del settore, possano lavorare con serenità attuando le loro strategie di crescita a beneficio del territorio, del personale e di tutta la nostra gente”.

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