Le commissioni capitoline Bilancio e Ambiente hanno dato l’ok alla proposta di Roma Capitale sui 5 nomi per il nuovo Cda di Ama che succederà all’amministratore unico, Angelo Piazza, e al “quintetto” che comporrà il collegio sindacale (tre sindaci effettivi e due supplenti). Il presidente è Daniele Pace, quindi i consiglieri Elisabetta Ferrari, Luana Labonia, l’avvocato Claudia Pezzi e l’architetto Claudio Voglino. “Fin dall’inizio avevamo detto che, al completamento della sleezione per il dg, si sarebbe passati dall’amministratore unico all’organo collegiale- ha ricordato Albino Ruberti, capo di Gabinetto del sindaco Gualtieri– Questo iter completa l’assetto della nuova governance”. Un cda a 5 “per la complessità del tema Ama e l’impostazione che abbiamo voluto dare con la presenza di professionalità diverse tra loro per competenze: andiamo dalla parte tecnica, c’è un architetto, a quella legale e amministrativa. Sono figure di buone qualità e a nostro avviso si tratta di una proposta qualificata”. Cinque consiglieri ma “senza alterare i costi- ha sottolineato Ruberti– Anzi, l’organo costerà anche meno del tetto massimo perché il presidente individuato, il dottor Pace, è un alto dirigente di Invitalia e presterà la sua attività a titolo gratuito non potendo cumulare il reddito rispetto alla sua posizione in Invitalia”. Un ruolo che, ha assicurato Ruberti, non dovrebbe pregiudicare un impiego a tempo pieno di Pace in Ama: “Fermo restando l’impegno in Invitalia, in accordo con la stessa società il dottor Pace sarà impegnato a tempo pieno nel suo nuovo incarico”. Gli altri consiglieri non avranno deleghe operative “perché c’è il direttore generale- ha spiegato Ruberti– Questa composizione è quella meglio rispondente alla situazione che sappiamo c’è in Ama sia per le dimensioni che per l’impatto dei servizi sulla città”.LA
SVOLTA DI RUBERTI
Per Ruberti “va fatto un lavoro molto profondo di trasformazione all’interno. L’Ama deve compiere un salto di qualità importante- ha detto Ruberti– per questo ci attendiamo molto da questa nuova governance, che andrà completata da alcune nuove prime linee dal punto di vista dirigenziale. Per lo sviluppo che vogliamo darle, deve rafforzarsi. Siamo sulla strada giusta ma per vedere i risultati ci vuole più tempo, considerando che sono successe questioni avverse imprevedibili, come quelle di mercoledì scorso”. Il rogo del gassificatore e del tmb 2 di Malagrotta ha comportato il fermo parziale dei servizi di raccolta per 4 giorni e la città è tornata a essere sporca più di prima: “E’ necessario che Ama torni sul territorio per lo spazzamento e la pulizia- ha concluso Ruberti– Abbiamo sbloccato le assunzioni, metteremo in strada dalla prossima settimana ed entro luglio 300 operatori in più. Abbiamo rafforzato notevolmente il servizio della raccolta differenziata delle utenze non domestiche, che era stato quasi azzerato con la pandemia senza fare programmazione. E’ stata bandita la gara per renderlo più efficace strutturalmente ed entreranno in funzione nuove spazzatrici. Su Ama per anni è stato fatto solo un lavoro di risanamento conti, certamente importante, ma poco dal punto di vista impiantistica e della dotazioni di mezzi”.