È stata inaugurata questa mattina presso il WeGil di Roma, la mostra “Tesori Ritrovati. Patrimonio Culturale tra Crimine, Diplomazia e Giustizia”, un’esposizione di opere e manufatti, esportati o trasferiti illegalmente e successivamente restituiti allo Stato italiano grazie all’impegno investigativo e diplomatico dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio.
All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e l’assessore alla Cultura, Simona Baldassarre, che hanno partecipato alla prima giornata di lavori della conferenza “La lotta contro il traffico illecito di beni culturali: un’azione coordinata attraverso diplomazia, legge, tecnologie e il ruolo dei Carabinieri”, organizzata dall’Heritage International Institute, con il patrocinio dei Carabinieri e della Regione Lazio.
«Ringrazio l’assessore Baldassarre, l’Arma dei Carabinieri e l’Heritage International Institute per aver promosso questo importante convegno e la mostra dedicata al patrimonio culturale trafugato. Un’iniziativa di grande valore, che richiama l’attenzione su un tema centrale: la difesa concreta della nostra identità culturale», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
«Eventi come questo – ha sottolineato Rocca – non sono solo momenti di approfondimento, ma strumenti di consapevolezza civile. Mettono in evidenza quanto sia fragile il nostro patrimonio e quanto sia necessario proteggerlo con determinazione e responsabilità. La cultura e l’arte sono più forti della criminalità. Perché educano, uniscono e costruiscono futuro. Dove c’è conoscenza e bellezza, la violenza arretra. La criminalità ruba, distrugge, cancella. La cultura restituisce, protegge, tramanda. Ed è su questa forza che dobbiamo continuare a investire. L’impiego delle nuove tecnologie da parte dell’Arma, che vediamo oggi esposte, dimostra come innovazione e ricerca possano essere alleati decisivi nella tutela dell’arte. È una direzione chiara, che parla ai giovani e al mondo universitario, e che dobbiamo continuare a sostenere. La scelta del WeGil come sede della manifestazione è coerente con il lavoro che stiamo portando avanti: rendere sempre più vivo e accessibile questo spazio della Regione Lazio, mettendolo a servizio della cultura, della formazione e delle energie del territorio», ha concluso il presidente Rocca.
«La cultura è identità e chi la distrugge o la ruba attenta all’identità di una nazione. Si tratta di un’eredità fragile, sotto attacco dei terroristi, della guerra, delle mafie. Perciò, parlare di questi temi è molto importante e ringrazio il presidente Rocca, l’Heritage International Institute e l’Arma dei Carabinieri per aver voluto organizzare una conferenza così importante», ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Simona Baldassarre.
«Questo simposio, dedicato al rapporto tra crimine, diplomazia e giustizia nella salvaguardia del patrimonio culturale, porta lustro all’Italia. Un’Italia che, attraverso il coraggio e la professionalità dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, dei ‘Caschi blu della Cultura’ e delle sue eccellenze del mondo della ricerca e delle professioni è diventata punto di riferimento globale nella difesa dell’identità storica e artistica dei popoli. Insieme alla conferenza, abbiamo voluto realizzare e ospitare questa mostra, infine, per sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, sul valore fragile e prezioso del patrimonio culturale e sull’urgenza di proteggerlo, ovunque esso si trovi», ha concluso l’assessore Baldassarre.
La mostra sarà visitabile gratuitamente presso il WeGil sito in Largo Ascianghi 5, Roma, fino al 4 luglio, dalle ore 10 alle 19.
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